Schio. Addio a Ottorino Brunello, il Cavaliere che scriveva “I sogni oltre la vita”
Si è spento a 92 anni Ottorino Brunello, Cavaliere della Repubblica dal 1995, alpino, colonna portante dell’associazione IV Novembre, che riunisce appassionati, cultori e ricercatori di memorie storiche e che si occupa principalmente della storia del Monte Novegno. Qui nel corso della Prima Guerra Mondiale, per la precisione il 12 e 13 giugno 1916, si vissero avvenimenti decisivi per l’esito della grande offensiva imperiale, meglio nota come “Strafexpedition”.
Una persona gentile e determinata, il classico uomo di montagna, forte e fiero. Ha avuto la fortuna di andarsene nel sonno, nella sua casa di Schio, dove i figli e la moglie avevano voluto farlo tornare dopo alcuni giorni in ospedale per essergli vicino tutti insieme fino all’ultimo, per non lasciarlo solo a causa delle restrizioni anti Covid imposte nelle strutture sanitarie.
Un ex atleta, Ottorino Brunello, che nella sua vita di esperienze belle e brutte ne ha vissute tante, ma non ha mani mancato di vedere il positivo, di cercare l’introspezione, ha sempre provato a cercare un senso in tutte le azioni svolte dall’essere umano.
“Un uomo capace di grandi entusiasmi, che sa stare con i piedi per terra”, ha scritto di lui Bepi Magrin, storico e amico, nella prefazione del libro “I sogni oltre la vita”, scritto da Brunello come riflessione sull’essenza della vita stessa.
Uomo pratico e attento alla vita vera, non meno capace di grandi emozioni e di interesse per i temi “nascosti”, quelli che si vivono di notte, quando, come amava dire, “il corpo dorme e la mente viaggia”.
E’ stato un alpino cresciuto tra i monti, che da sempre hanno fatto da cornice alla sua vita intensa e piena, condita di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni, legato ad una famiglia che ha sempre ruotato intorno a quel “pilastro incrollabile, solido e coraggioso”.
Ottorino Brunello aveva iniziato la sua professione di carrozziere a Schio dopo il militare, fino a diventare “maestro artigiano”. Il primo carrozziere, e a sua volta diventò “maestro” per altri giovani professionisti, che venivano a Schio proprio per apprendere le regole basi del lavoro per poi costruire la propria bottega.
Autore di “Sogni oltre la vita”, Brunello non si è mai definito un amante dell’esoterismo. “Sono uno scettico per natura, perché la mia vita è sempre corsa su binari molto concreti – diceva di sé – Sono un uomo di montagna, mi sono sempre rapportato con persone non manipolabili. Ma mi sono anche sempre interessato degli altri aspetti della vita, di quello che non si vede, di quello che si sente, che ci fa gioire o che temiamo. La morte è uno degli aspetti della vita”.
Non aveva paura di morire Ottorino Brunello, considerava il trapasso come una delle parabole e si diceva semmai “incuriosito” di affrontare un nuovo viaggio. Orgogliosi di lui i figli Marco, Demitri, Donatella, Cristina ed Elena e la moglie Teresina, che da sempre gli sono stati vicini, accompagnandolo con amore anche negli ultimi anni, quando Ottorino Brunello non riusciva più a trascorrere giornate e settimane a Forte Maso a Valli del Pasubio ed era bloccato a letto nella sua casa di Schio, sereno come sempre.
“Hai amato intensamente la vita e le cose che hai fatto – è il pensiero che il figlio Marco ha rivolto al padre annunciandone la scomparsa – grazie di tutto. Quando ho acquistato Forte Maso lui aveva 81 anni e mi ha promesso che sarebbe vissuto altri dieci per vedere come sarebbe andata. E’ andata e va bene, lo dovevo anche lui”.
I funerali di Ottorino Brunello si svolgeranno lunedì 29 agosto alle 15 nel Duomo di Schio.