Schio il giorno dopo fa i conti con i danni. Orsi: “Fognature da rifare”
Le bombe d’acqua successive di ieri hanno mandato in tilt ancora una volta anche Schio: numerosi gli interventi dei vigili del fuoco e della stessa Protezione civile. Ad andare in difficoltà è stata la rete fognaria, con numerosi tombini di chiusa che sono saltati. Allagamenti in diverse zone della città, con le strada trasformate in canali, anche a causa della maestra, tracimata in zona Curtatone (laterale di via Paraiso): i volontari hanno provveduto ad alzare le protezioni con sacchi di sabbia. Allagata anche la zona degli istituti scolastici.
“Questi eventi straordinari, che stanno diventando sempre più ordinari – commenta il sindaco Valter Orsi – mettono alla prova le città che sono cresciute secondo altri standard, che non potevano certo tener conto del cambiamento climatico e i sottoservizi si stanno dimostrando inadeguati a sostenere queste masse d’acqua”.
“In questi ultimi anni – aggiunge Orsi – ci siamo impegnati in diversi interventi per cercare di adeguarci a queste situazioni, ma c’è ancora molto da fare, di fatto la città andrebbe ricostruita quasi completamente per la parte che riguarda la rete fognaria. Unica cosa positiva è vedere che alcuni interventi fatti si sono dimostrati validi: a Poleo, per esempio, le due vasche sghiaiatrici, realizzate alle pendici della collina, hanno trattenuto tonnellate di detriti, portati giù dalla montagna, che se si fossero scaricati nel quartiere avrebbero aumentato di molto i danni. Ora, dopo un anno e mezzo di lavoro siamo riusciti a farci assegnare dal Ministero degli Interni 1 milione e 800 mila euro per intervenire sul sistema idrogeologico, siamo in fase di acquisizione parere dagli enti di controllo e poi pronti per affidare i lavori, tanti, in tanti punti. Noi ce la mettiamo tutta”.