Schio rilancia la candidatura a “Città Europea dello Sport” sopportata da 100 associazioni
Cento buoni motivi – e forse più – per tenere in seria considerazione la nuova candidatura di Schio per l’edizione 2023 di “Città Europea dello Sport“. Proprio oggi si è conclusa la visita della delegazione italiana della commissione giunta nell’Altovicentino e incaricata di esaminare le candidature per conto di Aces Europe, l’associazione continentale con sede a Bruxelles che si occupa di promozione dello sport come elemento principe di aggregazione sociale, strumento per il miglioramento della qualità della vita e di prevenzione nella’ambito della salute.
Un centinaio le associazioni sportive scledensi che hanno aderito alla seconda “corsa” per quello che, di fatto, rappresenta un riconoscimento e insieme un premio per Schio, dopo aver dovuto interrompere nel 2020 – a causa della pandemia di Covid-19 – un percorso di iniziative già avviato, con l’assessore allo Sport del Comune, Aldo Munarini, a tenere le fila dell’iniziativa e fare da “cicerone” pe dure giorni, fino alla conferenza stampa odierna che ha concluso la visita ufficiale.
Guidata dal presidente di Aces Europe per l’Italia Gian Francesco Lupattelli, la commissione ha completato una rapida visita alla città riservando particolare attenzione agli impianti sportivi scledensi, incontrando inoltre alcuni rappresentanti delle oltre 100 associazioni sportive cittadine. Il centro natatorio e l’anello ciclabile di Campagnola, il Pala Romare di viale dell’Industria, lo stadio di atletica di via Riboli, lo stadio da rugby “Nelson Mandela”, il campo da calcio “De Rigo” di Magrè e quello di Ca’ Trenta, il parco inclusivo di Magrè. Ad accompagnate i membri del comitato sono stati alcuni componenti dell’amministrazione comunale. La commissione Aces ha visitato anche il Billiards Box, uno spazio innovativo dedicato al gioco impostato in modo scientifico che si trova al secondo piano del Faber Box.
“Sono state due giornate molto intense in cui abbiamo potuto illustrare ad Aces i numeri e le strutture che caratterizzano il mondo dello sport di Schio, mettendo in luce anche la promozione dei valori etici e inclusivi della pratica sportiva cittadina – afferma l’assessore allo sport, Aldo Munarini -. La candidatura è stata possibile grazie al lavoro quotidiano realizzato negli anni da questa e dalle precedenti amministrazioni per migliorare la qualità della vita della città attraverso il potenziamento degli impianti sportivi e l’attenzione verso le politiche attive riguardanti lo sport. Per ottenere questo prestigioso riconoscimento verranno valutati aspetti diversi fra loro che vanno dagli investimenti infrastrutturali passati e futuri allo sviluppo di una programmazione pluriennale dedicata alle iniziative di carattere sportivo fino all’attivismo delle nostre società. Verrà valutata anche la promozione del turismo sportivo nel territorio così come la presenza di spazi adatti per praticare lo sport all’aria aperta. Concorrere per questo titolo è un’occasione anche per incentivare nei cittadini il senso di appartenenza alla comunità e il miglioramento della salute attraverso lo sport. È stato possibile arrivare alla candidatura grazie a impegno, programmazione, risorse ed energie e proprio per questo ci auguriamo di poter ottenere il titolo di Città Europea dello Sport 2023″.
Davanti alla Commissione Aces, infatti, Schio ha “difeso” ufficialmente la sua candidatura anche grazie alla presentazione di un video dal titolo “Schio crede nello sport” che racconta come anno dopo anno lo sport si sia integrato perfettamente nel territorio scledense e come sia in grado di plasmare positivamente la città, “parlando” forte e chiaro di inclusione e rispetto. “Il poco tempo a disposizione non ha permesso di poter mostrare altri impianti realizzati in questi ultimi anni come la rigenerazione dei due campi da calcio con fondo in sintetico di Poleo e Cà Trenta, la palestra di Giavenale e la nuova grande palestra sita nell’area Campus ormai a fine lavori, la bocciofila di via Urli, lo Skate Park che a breve sarà rinnovato e altri interventi che hanno caratterizzato la nostra amministrazione fino a oggi. Il tutto però è stato presentato nei dialoghi che abbiamo avuto la possibilità di intrattenere coi referenti della Commissione al fine di ben illustrare quanto la città di Schio tenga allo sport e al mondo che lo circonda nelle sue diverse declinazioni. Sono di oltre 8 milioni di euro gli investimenti destinati alle strutture sportive dal 2015 al 2020 e altri ne sono previsti per i prossimi anni – ha sottolineato il Sindaco Valter Orsi -. Questo perché si riconosce fondamentale anche il ruolo sociale e inclusivo che lo sport ricopre nella nostra comunità. Il riconoscimento a cui ambiamo sarebbe un premio per il lavoro fatto e in divenire non solo per l’Amministrazione Comunale, ma per tutta la comunità sportiva che vive a pieno la nostra magnifica Schio”.
A ricoprire il ruolo di “Madrina” di Schio è Raffaella Masciadri, pluricampionessa di basket femminile, presidente della Commissione Atleti del Coni, presente oggi insieme al pugile vicentino Luca Rigoldi a sostenere la candidatura. Quest’ultimo proprio nell’inedita cornice del Pala Romare ha disputato nel 2019 un incontro vittorioso riempiendo le gradinate: “Penso che Schio sia la città ideale per essere eletta come Città Europea dello Sport – ha dichiarato invece l’ex cestista della Nazionale – perché ha cuore, passione, impegno. Quei valori ovunque riconoscibili che possono far fare anche alla realtà più piccola cose immensamente grandi”.