Suolo, rifiuti, mobilità, verde urbano, clima ed energia: le richieste di Legambiente a Eberle e Marigo

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Il Circolo Legambiente Schio Valleogra ha scritto una lettera aperta ai due candidati sindaco che andranno al ballottaggio la prossima settimana per stabilire chi dovrà governare la città nei prossimi cinque anni: se Cristina Marigo o Cristiano Eberle. Suolo, rifiuti, mobilità, verde urbano, clima ed energia: sono cinque i temi su cui gli ambientalisti incalzano i due candidati. Qui il testo integrale.

“Come Circolo Legambiente Schio Valleogra, supportati in questo da un Comitato Scientifico regionale e nazionale, ci adoperiamo per favorire un modello di società fondato sull’uso appropriato delle risorse naturali e per la difesa delle persone e dell’ambiente, contrastando scelte produttive e di consumo che attentano alla salute umana, provocano la scomparsa di specie animali e vegetali, deturpano il paesaggio, saccheggiano il nostro patrimonio storico e culturale e sono portatrici di ingiustizia sociale e guerre.

Tutto ciò, restando attenti e disponibili ad un dialogo aperto e di collaborazione con enti, associazioni e portatori d’interessi, al di fuori delle logiche Ninby e Nimto ( non nel mio territorio e non durante il mio mandato). Proprio per questo auspichiamo che la futura Amministrazione possa fare azioni più incisive sul tema della transizione ecologica, partendo dalla considerazione che il cambiamento climatico è già qui e si sta verificando con una rapidità e intensità che sta sorprendendo anche gli stessi climatologi (l’Onu parla chiaramente di Stato di Emergenza Ambientale e considera l’attuale modello di sviluppo alla stregua del meteorite che causò la scomparsa dei dinosauri).
Le scelte che potevano essere considerate ragionevoli fino a qualche decina di anni fa, più non lo sono e devono essere riviste e adattate alla situazione attuale e prevedere i cambiamenti futuri.

Questi, a nostro avviso, sono alcuni degli ambiti sui quali è necessario agire più rapidamente:

Suolo: è considerato una risorsa non rinnovabile, in quanto per tornare fertile abbisogna di alcuni secoli ed è la prima linea di difesa per mitigare gli effetti del cambiamento climatico; quindi, chiediamo che si rivedano i criteri per il suo uso e che si applichi il principio della Nature Restoration a compensazione di quanto ne viene consumato.

-Rifiuti. In questo campo bisogna applicare la regola delle 4R (riduzione-riuso-riciclo -recupero) che è la base dell’economia circolare. Serve quindi: Lavorare con le  Amministrazioni di tutto il nostro l’Ambito Territoriale con azioni di riduzione-differenziazione-trasformazione dei rifiuti, per dipendere sempre meno dai Termovalorizzatori e dalle discariche; Aumentare le potenzialità degli ecocentri con orari di apertura maggiori e farli diventare il cuore che alimenta le filiere del riuso/riparazione e recupero delle materie prime ‘seconde’.

-Mobilità. Uscire dalla logica “auto-centrica” implementando e rendendo più sicuri i percorsi ciclabili per permettere di usare tali mezzi per il percorso casa-lavoro e casa-scuola etc.; fare sistema con i Comuni vicini per creare un sistema di Traporto Pubblico di area Alto Vicentino , così da poterlo rendere più efficiente e sostenibile anche economicamente (in questo ambito è ovvia la centralità strategica della linea ferroviaria Schio-Vicenza e il
mantenimento “centrale” della stazione Fs).

Verde urbano. Considerarlo risorsa fondamentale per la qualità della vita in città, per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e favorire l’adattamento al cambiamento climatico salvaguardando il benessere delle persone e la biodiversità; serve un Piano della gestione del verde che preveda un aumento delle alberature sulle piazze, parcheggi, viali e giardini, e che serva da guida ai cittadini e operatori, per rispondere a queste esigenze.

Clima ed energia. Incentivare il miglioramento delle performance energetiche delle abitazioni esistenti e attualizzare i regolamenti edilizi per le nuove costruzioni; implementare il fotovoltaico negli edifici pubblici e ottimizzarne i consumi energetici; Attivare le Comunità energetiche rinnovabili (Cer).

Su questi temi il nostro Circolo è pronto a portare osservazioni, conoscenze e sensibilità con lo spirito costruttivo che è caratteristico dell’associazione di cui facciamo parte”.