Thomas Ceccon e la gaffe sui social: il “boia chi molla” scatena polemiche. Poi le scuse
Stavolta anche il nuotatore provetto Thomas Ceccon è caduto in un “vortice”, quello delle polemiche scaturite dopo una storia postata su Instagram che lo ha reso oggi bersaglio di critiche assortite. Una frase, “boia chi molla“, la cui origine è legata a un motto dei tempi del fascismo, apparsa con sullo sfondo il cielo romano sopra il Foro Italico, dove il 22enne campione del nuoto di Schio si sta allenando dopo il rientro dai mondiali giapponesi.
Tempo di postare la stories romana che subito il “buco nell’acqua” del vicentino è diventato un vortice, appunto, mediatico, tanto da costringere l’azzurro a cancellare tutto. E chiedere scusa ai quasi 84 mila followers che lo seguono su questo social. Buona parte dei quali giovani che, come lui, ignorano cosa si celasse nel passato dietro alla frase incriminata.
Un banale fraintendimento, come lui stesso pochi minuti dopo la rimozione del post ha spiegato: non conosceva il significato “nascosto” di uno slogan più volte sentito, fermandosi a quello più letterale, legato a un motivazionale “non mollare mai” del tutto scevro da valenze ideologiche. “Sono spiacente, non conoscevo le connotazioni storiche della frase che ho scritto. Mi dissocio da ogni suo significato politico ed ideologico”. Una scritta che scansa via oggi dubbio residuo, anche se qualcuno ha poi ironizzato sullo sfondo “nero”, per chiudere il capitolo con una battuta.
Per tanti che hanno commentato lo “scivolone” a bordo vasca, si tratta di espressioni che è meglio non utilizzare, per altri semplicemente da spiegare e specificarne la valente solo sportiva. Insomma, a buon conto, a Thomas e chi come lui fa dello sport una ragione di vita e di professione, non interessa affatto fare propagande o improbabile richiami ad epoche storiche controverse. Pur se, sempre sul suo profilo Instagram, scrive “non ho mai avuto pausa di dire quello che penso”. Gaffe e fraintendimenti a parte.