“Braccio di ferro” tra ubriachi al volante. Sfuma la constatazione amichevole
Lo stesso comando di polizia locale “Alto Vicentino” ha definitivo come singolare un episodio risalente a lunedì scorso, avvenuto a Torrebelvicino. Vale a dire un banale incidente stradale tra due auto, con danni relativi ai mezzi coinvolti e soprattutto nessun ferito nel bilancio, tanto che una constatazione amichevole – e magari un brindisi alla salute – sarebbe bastata per chiudere la vicenda in modo bonario. Se non che uno dei due conducenti, alla vista della controparte scesa dall’auto di competenza in condizioni psicofisiche evidentemente alterate, ha pensato bene di chiedere l’intervento di una pattuglia per dirimere la questione.
Tutto lecito e perfino opportuno, a parte il fatto che ad aver alzato il gomito, quantomeno oltre la soglia concessa dal codice della strada, alla fine erano stati entrambi. Una vera e propria beffa per uno dei due protagonisti della vicenda, che ha dovuto così “sopportare” le sanzioni previste al pari dell’altro uomo al volante ben più alticcio. Non proprio “al pari”, in realtà, visto che il più ubriaco aveva una dose massiccia di alcool in corpo: di circa 3,50 g/l, sette volte oltre il limite.
A rendere ancora più curiosa la faccenda il fatto che il sinistro stradale sia avvenuto in pieno giorno, nel pomeriggio di lunedì scorso. Teatro della collisione la Sp46 del Pasubio, in territorio turritano. Nessuna necessità di soccorsi, nessuno in pronto soccorso anche se il rischio di un coma etilico per uno dei due conducenti non appariva così lontano, vista la marcata ebbrezza alcolica. La pattuglia giunta da Schio “armata” di etilometro ha subito posto in essere le operazioni richieste in queste casi: il primo a finire sotto controllo è stato un giovane – non sono state rese note le generalità – più avvinazzato, trovato con un tasso alcolico da record.
Poi, e qui si “sforna” il colpo di scena saliente nella vicenda bizzarra, è toccato proprio a colui che aveva richiesta l’intervento della pattuglia, evidentemente sicuro di non correre alcun rischio sul suo conto riguardo alle condizioni in cui si era messo alla guida. Alla fine anche quest’ultimo, seppur con valori più contenuti, aveva “sgarrato” con qualche bicchiere di troppo, incappando anche lui nelle sanzioni previste.