Una scultura alta 4 metri in omaggio alla stella cometa augura buone feste ai turritani
Dopo il maestoso il “Gallio di Gallio” e il Drago di Vaia, quest’ultimo un intreccio di pezzi di legno ricavati dagli schianti del disastro di fine ottobre 2018 le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, lo scultore altopianese Marco Martalar regala ai vicentini una nuova opera in legno. Sorge stavolta nel cuore dia Torrebelvicino, completato proprio nei giorni che precedono il Natale, e si tratta di un regalo sicuramente gradito alla comunità turritana.
L’opera ultima dell’apprezzato artista di Roana consiste in una figura femminile ricavata ricavata da un albero di cedro alto 4 metri, con un omaggio alla “mitica” stella cometa che proprio da queste parti ogni anno allieta le festività natalizie alle porte delle Piccole Dolomiti Vicentine.
Si trattava di una pianta che ormai non era più sicura, altrimenti destinata all’abbattimento. Nel corso di un temporale di qualche mese fa, infatti, un ramo si era spezzato cadendo a terra. Nessuno si era fatto male ma si pose il problema della sicurezza in caso di eventi meteorologici simili, e quindi in Municipio èra nata l’idea di affidare al “mago” del legno la commissione artistica per non sradicare da Torrebelvicino del tutto quell’albero antico.
Un augurio di buone feste davvero speciale, al termine del lavori di intaglio, in primo luogo per i cittadini del paese altovicentino, e anche per chi passa nei dintorni dei giardini pubblici in centro e non mancherà di fermarsi ad ammirare l’opera lignea, ultima creazione in ordine di tempo di Marco Martalar. In questa occasione intento a offrire omaggio alla femminilità e alla storia locale, realizzata seguendo i nodi e le imperfezioni del tronco in una sorta di dialogo tra scultore e scultura grezza. Arricchendola, questo è un dettaglio che la àncora proprio a “Torre”, con un simbolico tocco di magia rappresentata dalla protagonista intenta a soffiare da una mano tre stelle luccicanti.