Un modello di Isotta Fraschini sfreccia nella storia di Schio. E’ l’auto più antica
Un week end da fotomodella nonostante la veneranda età. Protagonista oggi e domani in Fabbrica Saccardo al Tretto sarà un esemplare raro di Isotta Fraschini Fenc, mitico bolide dei primi del ‘900 considerato a ragione come storica auto a memoria di trisavolo a spasso per l’Italia agli inizi del secolo scorso, e a Schio e dintorni a partire dagli anni ’60 dopo una traversata transatlantica. Costruita nel 1908, a distanza di 110 anni e dopo la tirata a lucido da grandi occasioni, si godrà gli sguardi di tanti scledensi e vicentini in due giorni di celebrazioni a lei dedicati.
L’inaugurazione stamattina, con il taglio del nastro di partenza per la mostra “L’auto più vecchia di Schio” e quella dedicata alle bici – o meglio dire velocipedi – d’epoca, intitolata “Bicicleria“. Una rassegna che raccoglie ed espone modelli in commercio dal 1884 in poi. Nel pomeriggio previsti una serie di conferenze e incontri di approfondimento sull’autoveicolo da collezione tra lo storico e l’antico, a seconda dei gusti, con numerose autorità presenti e il contributo dell’Historic Club di Schio.
Il modello Isotta Fraschini, la cui produzione complessiva è stata stimata in meno di cento esemplari, è rarissimo e fu acquistato – anzi, permutato con un’altra vettura introvabile di fabbricazione spagnola – in Argentina dall’industriale Gian Luigi Saccardo, scomparso nel 2015. Per oltre cinquant’anni l’auto d’epoca è rimasta nascosta e dimenticata in un fienile. Da tutti, ma non dal suo proprietario che ne fece menzione in sede di testamento, consentendo di ritrovarla. E oggi, dopo la messa in strada successiva al restauro avvenuta nella scorsa primavera, tutti i cittadini potranno ammirarla nel suo suggestivo splendore in contrada Progresso.
Le mostre, installate all’interno del sito Fabbrica Saccardo, saranno aperte al pubblico in orario 10-18 solo il 24 e 25 novembre. Ad ingresso libero. Un’edizione straordinaria che consente un rewind nella storia dell’automobile, dei costumi dei primi del Novecento e di una dinastia imprenditoriale legata alle Industrie Saccardo.