Accecato dalla gelosia prende per il collo la compagna, denunciato 39enne
Due mesi da incubo quelli vissuti da una donna vittima di ripetuti maltrattamenti per l’immotivata gelosia del compagno. Tra agosto e settembre la coppia ha vissuto momenti di grande difficoltà e l’uomo, un cittadino italiano di 39anni, ha mostrato comportamenti aggressivi sia verbali che fisici. La conclusione delle indagini svolte dai carabinieri della stazione di Valli del Pasubio ha portato alla notifica di una misura cautelare con il divieto di avvicinamento dell’uomo nei confronti della donna, l’aggressore dovrà evitare tutti i luoghi frequentati dalla vittima, a stabilirlo è stato il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vicenza su richiesta della Procura della Repubblica.
L’attività investigativa ha permesso di ricostruire nel dettaglio le molestie perpetrate dall’uomo, tra i mesi di agosto e settembre scorsi. Gli agenti hanno stabilito che il 39enne ha agito acciecato dalla gelosia, maltrattando la propria compagna, offendendola
ripetutamente ed aggredendola fisicamente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è avvenuta a fine settembre, a seguito di una discussione per futili motivi, ha spinto la donna sul divano stringendole le mani al collo e provocandole vistose ecchimosi documentate dal personale dell’arma intervenuto quella notte a seguito della denuncia e refertate in pronto soccorso dell’ospedale Altovicentino di Santorso con una prognosi di 3 giorni. A seguito di questo evento la donna ha trovato assistenza in una struttura protetta per il timore che la situazione potesse degenerare.
Il Giudice per le indagini Preliminari, sulla scorta della richiesta di applicazione di misura
restrittiva avanzata dalla Procura della Repubblica, rilevata la sussistenza di esigenze
cautelari ha firmato l’ordinanza, nella giornata di ieri 27 ottobre, di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, consentendo alla donna di vivere più serenamente senza la paura di essere perseguitata ulteriormente.