Escursionista smarrita si blocca in un punto ripido e chiede aiuto. Rintracciata dai soccorsi
La poca cautela nell’intraprendere un’uscita in montagna in solitudine e, poi, una direzione sbagliata a peggiorare ulteriormente le cose. Sono dovuti allora intervenire gli specialisti del Soccorso Alpino, a metà pomeriggio di domenica, per favorire il recupero di una donna di 64 anni smarrita tra i boschi e le asperità rocciose del massiccio del Pasubio, rimasta bloccata in una zona ripida e pericolosa.
L’allarme lo ha lanciato lei stessa al 118 con una telefonata. La centrale operativa dopo aver raccolto le informazioni basilari del caso ha a sua volta attivato il Soccorso Alpino di competenza per area geografica. Erano le 15.15 di ieri sera, con a scendere – anzi, forse è meglio dire salire – in campo le squadra delle stazioni di Schio e di Recoaro/Valdagno.
La pensionata appassionata di montagna aveva smarrito la traccia corretta del sentiero ed era bloccata in un punto ripido al Passo delle Gane. Ore prima aveva intrapreso il giusto itinerario sul sentiero di arroccamento, che porta a Cima dell’Ofre, quando ha seguito una direzione sbagliata, finendo al limitare di un bosco di faggi e, temendo di peggiorare la situazione, ha chiesto aiuto. I soccorritori, ricevuta la sua posizione, in contatto telefonico con lei, si erano raccomandati di non muoversi: una squadra di Schio da Malga Bovetal e una risalendo da Campogrosso l’ha infine raggiunta.
Arrivati nelle sue vicinanze, la donna ha risposto ai richiami ed è stata quindi individuata e supportata nel rientro, mentre oramai sulle Piccole Dolomiti era scesa l’oscurità. La 64enne valdagnese si trovava in condizioni di salute integre, solamente stanca e dispiaciuta per l’inconveniente. Una volta riaccompagnata a Rifugio Campograsso ha poi potuto far rientro a casa in piena autonomia.