Installato il “cubo di vetro”: brividi panoramici sopra la cascata di Brazzavalle
Quando “Guardo il mondo da un oblò” si rischia di annoiarsi un po’ parafrasando una celebre canzone degli Anni ’80, ma se lo si scruta dall’alto in basso, con sotto i piedi una pedana trasparente di vetro e ancora più giù una magnifica cascata naturale che si tuffa nella valle, l’unico pericolo che si corre davvero consiste nel rimanere incantati dalla natura intorno.
Brividi assicurati per chi con le “vertigini” deve scendere a compromessi, ma a disposizione di tutti si svela un paesaggio di montagna tra i più suggestivi della zona, in questi giorni a Valli del Pasubio, dove sono stati completati i lavori per l’installazione del cosiddetto “cubo di vetro” sulla cascata di Brazzavalle, in località Balasso. Sistemato anche il sentiero per raggiungerlo e godersi il momento. Una piattaforma che permetterà a escursionisti e visitatori esperti delle Piccole Dolomiti di osservare il precipitare delle acque “sospesi” nel vuoto, ma nel contempo con i piedi ben saldi, se no a terra, sulla pedana.
Intervento di installazione e collaudo sono stati conclusi con successo di recente. Con il tratto di strada da percorrere a piedi da Malga Prà reso più accessibile grazie al lavoro di una ditta specializzata basteranno 15′ di camminata per raggiungerla. L’opera di richiamo per i turisti “innamorati” della vallata del Pasubio sorge sopra la cascata di Brazzavalle e sarà raggiungibile dal percorso indicato nella segnaletica dal parcheggio Balasso, di fronte all’omonimo rifugio. Non serve la “patente” da alpinista navigato, ma è richiesta una certa dimestichezza con la montagna e un abbigliamento consono al territorio relativamente impervio. Si tratta di un’idea resa concreta dopo l’inserimento nel progetto di cooperazione territoriale Va.Po.Re, dedicato ai comuni montani di Valli, Posina e Recoaro, “culla” delle Piccole Dolomiti vicentine, cofinanziato oramai 7 anni fa dalla Regione Veneto con fondi europei.
Tecnicamente si presenta come una piattaforma a sbalzo sopra il corso d’acqua in caduta, nelle vicinanze di località Balasso salendo verso il Passo Pian delle Fugazze dal centro di Valli. Il progettista dell”opera è stato l’architetto Carlo Costa, mentre la struttura è stata realizzata dalla ditta Negropal di Chiampo. Un’attrazione che è lecito definire “da brivido”, che permette di sporgersi in totale sicurezza sopra alle bianchissime acque della cascata. “Nei giorni scorsi abbiamo terminato la sistemazione del sentiero che da Malga Prà scende verso la piattaforma – spiega l’assessore al Turismo Federico Pozzer – trattandosi di un tratto abbastanza scosceso e umido, abbiamo ritenuto di metterlo in sicurezza realizzando degli scalini di legno, oltre a posare dei picchetti con corrimano di assistenza alla discesa e risalita. Si tratta in ogni caso di un sentiero che, seppur breve, è classificato per escursionisti esperti (EE), e pertanto va affrontato con la giusta cautela e calzature adeguate”.
La piattaforma si può raggiungere parcheggiando al nuovo parcheggio Balasso, scendendo a piedi verso Malga Prà. Li si trova la freccia biancorossa che indica il sentiero e la cascata. “Dopo una breve discesa si può salire sulla piattaforma ed osservare il vuoto sotto di sè – conclude Pozzer – aspettiamo con gioia i turisti che vorranno vivere un’esperienza mozzafiato, inserita in un contesto naturale meravigliosamente intatto”.