Un discendente degli Asburgo racconta le origini della dinastia 500 anni dopo
Un convegno non solo per gli appassionati di storia e in particolare delle dinastie dei grandi regnanti d’Europa, ma per qualsiasi “curioso” delle origini e di politica. Viaggio indietro nel tempo per parole e immagini quello che viene proposto nel teatro comunale di Valli, risalendo di 500 anni fino al 1519, anno di morte di Maximilian I d’Asburgo, in fondatore dell’omonima dinastia. Si parlerà di Sacro Romano Impero e di uno scorcio di Medio Evo e infine di Rinascimento, dunque, e in particolare della famiglia aristocratica che raggiunse l’apice del potere temporale in quel periodo storico. Oltre che della figura emblematica e dell’eredità dell’imperatore austriaco.
Presente in qualità di relatore un diretto discendente, l’arciduca Markus Asburgo Lorena, ospite d’onore dell’incontro che ritorna nell’Altovicentino e nella vallata del monte Pasubio dopo la partecipazione alle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Toccherà al pronipote della famiglia tracciare le linee guida del convegno e far conoscere aspetti anche intimi della casata asburgica, in lingua italiana. Punti di aggancio per lo scambio culturale e il “tuffo” nella storia sono stati in questi anni il Forte Maso e l’Ossario e le varie iniziative anche di valenza turistica costruite in anni di intensi rapporti e amicizia.
L’evento culturale è a cura della alla “Fondazione Via Asburgo” in collaborazione con il comune di Valli del Pasubio, la Pro loco e l’associazione Forte Maso. L’incontro serale, a ingresso gratuito, è intitolato “Imperio Imperio, la via dell’Impero” e si svolgerà venerdì 25 ottobre (dalle ore 18) nel teatro San Sebastiano, affrontando due diversi temi dopo il benvenuto ai presenti e agli ospiti da parte del sindaco di Valli, Carlo Bettanin, che introdurrà la serata. La scaletta prevede il “Confronto tra le caratteristiche dell’epoca di Massimiliano e le sfide dell’Europa odierna” con relazione dell’arciduca, poi microfono affidato alla professoressa Elena Filippi, storica dell’arte, sul tema “Il Rinascimento al servizio dell’impero”.