Verso il ballottaggio: Marigo nei quartieri, Eberle casa per casa. Le videointerviste

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Cristiano Eberle e Cristina Marigo

Incamerati i risultati elettorali di lunedì, hanno già iniziato a correre nuovamente i due candidati che a Schio si contendono la poltrona di sindaco. Al ballottaggio di domenica 23 (dalle 7 alle 23) e lunedì 24 giugno (dalle 7 alle 15), la vicesindaca uscente Cristina Marigo e lo sfidante per il centro sinistra Cristiano Eberle si presentano con due strategie diverse: incontri nei quartieri la prima, passaggio strada per strada il secondo. 

Come a Schio sanno bene (vedi il risultato del ballottaggio di dieci anni fa, che portò Valter Orsi con il suo gruppo civico a Palazzo Garbin), quella del ballottaggio è una partita tutta nuova, nella quale si riparte da zero. Per questo le due settimane servono per incontrare più elettori ed elettrici possibili, sia per riportare al seggio i “propri”, che per convincerne altri, tenuto presente che ad esempio dieci anni fa fra il primo e il secondo turno si perse per strada un elettore su quattro (da 20 mila a 15 mila) e che il crollo dei votanti è stato, alle elezioni comunali di domenica scorsa, del 10%.

E se ufficialmente la candidata di Noi Cittadini pare voler tirar dritto per la sua strada e non accogliere l’apertura fatta da Alex Cioni di Fratelli d’Italia (forte del suo 13%), non è comunque detto che qualche reciproco emissario non stia in via riservata sondando le rispettive disponibilità, magari anche solo per “patti di non belligeranza”.
Cioni, intanto, ha già comunicato che “gli unici a rappresentare il centro-destra” nella sala consiliare di Palazzo Garbin saranno i due eletti di Fratelli d’Italia, ossia Cioni stesso, capogruppo uscente, e il presidente di circolo Gianmario Munari.
Intanto Cristina Marigo, dopo il 46% portato a casa il primo turno ha già lanciato sui social il suo fitto calendario di incontri su tutto il territorio: “Noi continueremo a rivolgerci ai cittadini per essere vicini alle loro necessità”, spiega.

Sull’altro fronte, quello della coalizione di Cristiano Eberle (41% al primo turno), dopo la riunione di martedì sera che ha visto la partecipazione di 150 persone fra supporter e candidati, è partita l’operazione che li porterà a battere a tappeto tutta Schio, strada per strada, anche perchè non c’è una lista esclusa e con affinità dalla quale poter “pescare” i voti necessari all’elezione. Agli elettori Eberle vuole far conoscere ancora una volta la sua visione di una Schio che “pensa in grande” e sa ragionare maggiormente in sinergia con gli altri Comuni dell’Alto Vicentino.

Come funziona l’apparentamento
Nonostante sembri una eventualità abbastanza lontana, val la pena di ricordare che la scadenza per comunicare eventuali apparentamenti ufficiali è domenica 16 giugno alle ore 12. Entro sette giorni dal primo turno infatti le liste appartenenti a candidati che non sono andati al secondo turno possono accordarsi con uno dei candidati ancora in corsa, sostenendolo ufficialmente. Il candidato che riceverà più voti al ballottaggio sarà eletto sindaco, determinando in aggiunta un premio di maggioranza per le liste a lui collegate (comprese quelle eventualmente aggiunte fra il primo e il secondo turno). La ripartizione interna alle liste vincitrici avviene poi sulla base dei voti ottenuti al primo turno.
A Schio i consiglieri comunali da eleggere sono 24 (sindaco escluso): la maggioranza ne esprime 14 (compresi quelle delle liste apparentate), la minoranza 10.