Boxe, a Schio la sfida al titolo europeo di Rigoldi: scontro con Yegorov il 20 settembre
Con un acceso entusiasmo di addetti ai lavori e pubblico, è stato presentato ieri in Sala Calendoli al Teatro Civico di Schio l’evento sportivo che in autunno porterà la città alla ribalta europea nella boxe: la sfida tra il vicentino Luca Rigoldi e l’ucraino Oleksandr Yegorov che al Palaromare si contenderanno la preziosa cintura, emblema del titolo. Presenti gli staff degli atleti e una significativa carrellata di sindaci dei comuni, unanimi nel coinvolgimento e a sostenere come territorio un ragazzo di 25 anni che sta dimostrando di sapersi muovere con disciplina, rigore e umanità nello sport come nella vita.
Gli onori di casa sono stati resi da Aldo Munarini assessore allo sport di Schio, che ha sottolineato l’importanza anche di questo appuntamento per mettere un altro fiore all’occhiello di Schio alla candidatura di Città Europea dello Sport 2022. Si sono poi avvicendati negli interventi Giuseppe Falco del Coni di Vicenza, che ha evidenziato la presenza a Schio dello sport organizzato fin dalla seconda metà dell”800 e i sindaci o loro rappresentanti dei comuni di Villaverla (paese natale di Rigoldi) Vicenza, Thiene, Isola Vicentina, Sarcedo.
Ha poi preso la parola Mario Loreni dell’omonima scuderia Boxe Loreni a cui appartiene Rigoldi, che non ha nascosto grandi aspettative sia di risultato che di spettacolarità sul ring del 20 settembre. Sergio Rosa della Federazione Pugilistica Italiana, nel dare la sua benedizione alla contesa prossima ventura tra i due pugili, ha consegnato all’assessore Munarini un libro che ricorda i 100 anni della Federazione e ha avuto parole di grande partecipazione umana e sportiva nei confronti dei due atleti. Più loquace Rigoldi, già campione europeo Super Gallo, felice di tornare a misurarsi in terra vicentina, un po’ meno Yegorov e il suo allenatore Oleg Iefymovych, che hanno trovato il primo ostacolo negli inciampi della lingua e in una platea decisamente schierata in favore dell’avversario. Gino De Freo, preparatore dell’atleta italiano lo ha descritto come un giovane dall’impegno ferreo, non solo in palestra ma anche nel campo dell’educazione dei ragazzi, pronto al sacrificio sia per il raggiungimento di titoli sportivi quanto nella diffusione di valori positivi tra le giovani generazioni.
E dunque via agli allenamenti e alla preparazione fisica e psicologica. Al termine dell’incontro i due protagonisti hanno posato per fotografi e giornalisti fronteggiandosi con gli occhi a pochi centimetri l’uno dalla faccia dell’altro: lo “studio” dell’avversario è già iniziato.