Cristal sfiora il tetto del mondo: vicecampioni ai World Skate Games di Rimini
“Cosa hai fatto, Cristal!”: lo hanno detto e pensato in tanti, compresi i cronisti di Rai Sport che sabato sera, 21 settembre, hanno raccontato l’impresa del gruppo di pattinaggio artistico vicentino Cristal Skating Team. Ai campionati mondiali di pattinaggio artistico, i World Skate Games che si sono svolti a Rimini, nella categoria grandi gruppi ha vinto infatti un strameritato secondo posto, mettendo il fiato sul collo ai i 15 volte campioni mondiali spagnoli del Cpa Olot.
“Grande Cristal!” lo hanno urlato, soprattutto, le centinaia di supporter che non si son fatti scappare l’occasione di seguire le atlete e gli atleti in un mondiale disputato quest’anno in Italia. Fra loro, anche la sindaca di Fara Vicentino, Maria Teresa Sperotto con l’assessore allo sport. E davvero il tifo calorosissimo e forsennato ha dato una marcia in più alle 22 atlete e 2 atleti scesi in pista (qui la gara, trasmessa da Raiplay).
La gara
11 i gruppi che si son sfidati sabato sera 21 settembre sulla pista allestita alla Fiera di Rimini: tre italiani (oltre al Cristal Skating Team anche i trevigiani Royal Eagles e i veneziani Division, giunti rispettivamente quarti e quinti), tre spagnoli, due portoghesi, due olandesi e uno francese. Il team vicentino è sceso in pista per ottavo e la sua esibizione (“The heaviest mistake”, ossia “Il peso dei miei errori”, con ambientazione egizia) ha sbaragliato per performance tutte le sette esibizioni precedenti, scatenando il tifo del pubblico. Il tema del peso dell’anima ambientato nell’Antico Egitto ha lasciato infatti tutti a bocca aperta per la complessità delle figure e di molti passaggi. Il punteggio finale di 42.19 è risultato più alto di ben sette punti rispetto al 35.27 raggiunto ai Campionati Europei di maggio a Reggio Emilia e superiore anche al 41.13 con il quale Cpa Olot si assicurò anche in quella stessa occasione la medaglia d’oro.
La squadra vicentina ha dovuto però aspettare la fine della gara per avere contezza non solo di essersi messa alle spalle sia l’altra squadra italiana Royal Eagles (quarti), sia quella spagnola del Girona (terzi) ma anche di aver mancato per pochissimo l’oro: l’Olot, ultimo team a scendere in pista con “In the Deepest”, ambientato nelle profondità marine, ha come sempre incantato il pubblico, riportando un punteggio finale di 42.91 (con una penalità di 0,5 per una caduta, mentre il Cristal ha concluso il suo disco senza errori). Per la squadra vicentina, quindi, medaglia d’oro mancata per soli 72 centesimi di punto: non solo la grandissima soddisfazione di essere vicecampioni del mondo, ma anche l’aver visto brillare davvero a un passo la luce dell’oro, fatto impensabile fino a pochi anni fa per una squadra italiana. Abilità nel pattinare, tecnica di gruppo, performance e coreografia sono i quattro aspetti vagliati dai giudici, nei quali Cristal hanno riportato tutti voti molto alti, tanto che due dei sei giudici di gara avevano addirittura messo la squadra vicentina davanti ai catalani.
Il team
E allora citiamoli uno a uno questi vice campioni e vice campionesse del mondo, provenienti non solo dal vicentino ma anche da altre province venete: Elena Azzolin, Giada Biasini, Renèe Biasini, Virginia Bonollo, Eleonora Bortolazzi, Micaela Busatta, Vittoria Casarotto, Cristian Catana, Debora Codega, Camilla Dalla Valle, Anna De Rizzo, Maddalena Fabris, Giulia Fina, Maia Frigo, Giulia Froncolati, Claudia Grigato, Hannah Iotti, Viviana Mariotto, Giulia Miotti, Cecilia Moretti, Anita Pavan, Martina Securo, Nicole Stefani, e Andrea Zanin. Sono ragazzi e ragazze che hanno visto premiata una stagione di grandi sacrifici e di lunghe sessioni di prova. Ad allenarli, come sempre la scledense Elisabetta “Betty” Restello, coadiuvata da Andrea Fabris e con il supporto della mental coach Elisabetta Mascitelli. A realizzare la splendida coreografia, invece, una certezza nel mondo del pattinaggio italiano, il padovano Daniel Morandin.
Il Cristal, team messo in campo da Apav Fara e Bassano New Skate (con i rispettivi dirigenti Patrizia Crivelletto e Flavio Ferronato) chiude così un’annata memorabile: primi agli italiani, terzi agli europei e addirittura secondo ai mondiali. Successi frutto di un lavoro iniziato, con l’attuale formazione, due anni fa.
“Cosa ha premiato di più? L’insieme, l’energia sprigionata in gara è stata davvero tanta. E’ stata la prima competizione dopo due anni – spiega l’allenatrice Betty Restello – nella quale non ci son stati errori e tutti hanno retto fino alla fine in modo impeccabile. Siamo molto soddisfatti di questo secondo posto, ma abbiamo un piccolo rimpianto per aver sfiorato l’oro, dato che l’Olot in passato ci ha dato sempre un grande distacco. Essere arrivati a meno di un punto da loro è comunque una grande soddisfazione. Dobbiamo tener conto poi che per molti atleti quello di Rimini è stato il primo campionato europeo e mondiale”.
Sono gli stessi preparatori a raccontare l’emozionate pre-gara: la squadra stretta in cerchio, con una condivisione che ha segnato il passaggio di testimone fra chi era alla sua ultima gara mondiale e chi invece alla prima. L’età infatti varia dai 15 ai 28 anni: “Due generazioni di pattinatori che si sono trovate insieme e sono riuscite a far squadra” spiega ancora Restello.
“E’ stata una stagione in crescita, sia come punteggi che tecnicamente – aggiunge il coreografo Daniel Morandin – e nel corso dei mesi abbiamo migliorato diversi aspetti tecnici e artistici del nostro programma. Col nuovo schema per il calcolo del punteggio, avere ottenuto sette punti in più rispetto al risultato fatto registrare agli europei è davvero tanto. La squadra ha lavorato moltissimo, c’è stato anche un grande impegno dietro alle quinte e pure da un punto di vista mentale Elisabetta Mascitelli li ha preparati bene affinché fossero tutti pronti. Si tratta di atlete e atleti che, diversamente da altre squadre, hanno una base tecnica individuale notevole, e poi anche la coreografia è stata un punto di forza. È stata la prima gara dopo due anni portata a termine in modo così pulito. Sembrava non dovessimo mai arrivarci, ma non abbiamo mai smesso di crederci” aggiunge Morandin.
Giada Biasini in pista è la capogruppo: “Finalmente – dice – abbiamo dimostrato cosa sappiamo fare. Le potenzialità ci sono, ma essendo molto eterogenei, con diverse età ed esperienze, era difficile amalgamare il gruppo e in passato questo divario aveva creato disagi in gara. Arrivare all’equilibrio e reggere tutti per tutto il tempo era quello che ci mancava, e l’abbiamo ottenuto. Anche durante l’esibizione ci dicevamo ‘dai che ce la stiamo facendo!’. Avevamo deciso di affrontare la gara un pezzo alla volta e a mano a mano che andavamo avanti abbiamo acquisito sicurezza, ci siamo caricate, mentre in passato magari qualche errore durante l’esibizione aveva finito con lo scoraggiarci prima della fine. Siamo andati bene e lo dimostra anche il fatto che il nostro è stato il secondo punteggio più alto di questo campionato fra i gruppi”.