A Torino pari e polemiche per l’Inter. Osimhen lancia il Napoli a Verona
Più che “7 sorelle” chiamatele “le imperfette”. Questo sono le 7 “big” del nostro campionato; e sono ancor più “imperfette” le prime 3 in corsa per lo scudetto. Peraltro, nella 29° giornata è uno scudetto al veleno per le polemiche di Torino. Granata furiosi perchè contro l’Inter, dopo il vantaggio firmato Bremer al 12′, al Toro l’arbitro Guida non assegna un calcio di rigore per fallo su Belotti. E la cosa che fa ancora più discutere è che il Var Massa non interviene per correggere l’errore del direttore di gara. Insomma, siamo alle solite con gli arbitraggi in tempi di moviola in campo: due pesi e due misure. I nerazzurri ringraziano e al 93′ con Sanchez agguantano un insperato pareggio che consente alla compagine di Simone Inzaghi di salire a 59 punti in attesa di recuperare la sfida di Bologna; anche se ora l’Inter è terza e il Milan a +4.
L’errata scelta arbitrale dello Stadio Olimpico Grande Torino, manda su tutte le furie le altre squadre impegnate nella lotta per il titolo. Protesta il Milan capolista (63 punti) e protesta il Napoli ora secondo in classifica a quota 60 punti dopo la bella vittoria di Verona firmata Osimhen: 2-1 per i partenopei grazie alla doppietta dell’attaccante nigeriano. E adesso, messa alle spalle la sconfitta interna contro il Milan, il Napoli torna a credere fortemente nello scudetto. Non a caso al termine del match del Bentegodi, Luciano Spalletti commenta: “Adesso tutto può succedere”. Sta di fatto che per un motivo o per l’altro, la corsa al tricolore rimane in versione “ciapa no”. Ogni domenica, infatti, una delle tre perde punti. Stavolta è toccato all’Inter.
La corsa all’Europa. Rallenta ancora l’Atalanta fermata a Bergamo da “mister X” Blessin. Il tecnico tedesco da quando è arrivato sulla panchina del Genoa ha collezionato solo pareggi: 7 pari di fila per il Grifone che però rimane penultimo e continua a non riuscire a dare una svolta alla sua stagione. La salvezza resta una chimera. La Roma rimane 6° a pari punti con la Dea grazie al rigore trasformato da Lorenzo Pellegrini a Udine al 94′ e concesso per un netto fallo di mano di un giocatore dei friulani. Così, alla Dacia Arena finisce 1-1 perchè il penalty del capitano romanista risponde al gol di Molina. Ma Atalanta e Roma perdono altri due punti a favore della Juve che rimane saldamente al 4° posto. Torna a vincere la Fiorentina che al Franchi si aggiudica per 1-0 il “Derby dell’Appennino” contro il Bologna e si avvicina a giallorossi e nerazzurri. Adesso all’appello manca soltanto Lazio-Venezia.