Addio a Gigi Riva, il miglior marcatore di sempre della Nazionale
E’ morto questa sera, poco dopo delle 19, il campione Gigi Riva, il miglior marcatore della storia della Nazionale italiana di calcio. Aveva 79 anni ed è mancato nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Cagliari, dove era ricoverato dopo un infarto che lo aveva colpito ieri, domenica 21 gennaio.
“Rombo di Tuono“, questo il suo soprannome, è stato il più grande attaccante azzurro e numero 11 dello scudetto del Cagliari del 1970: un vero e proprio mito. L’Ansa ricorda che era considerato il più forte attaccante azzurro del dopo guerra: è ancora lui il detentore del record di gol segnati in nazionale, 35 in 42 presenze, con una media di 0,83 gol a partita. Schivo e riservato, era presidente onorario del Cagliari.
Primo calciatore cagliaritano ad essere convocato in Nazionale, dove ha esordito all’età di 20 anni, è stato tra i protagonisti del trionfo del Campionato Europeo del 1968, quando decisivo fu un suo gol per la conquista del titolo del finale nella con Jugoslavia. Si confermò due anni dopo, nel Mondiale messicano, realizzando una doppietta nei Quarti e una rete nella ‘Partita del Secolo’ con la Germania endo di trascinare l’Italia alla finale persa poi con il Brasile.
L’amore per la maglia azzurra lo convinse ad accettare negli anni Novanta il ruolo di accompagnato e dirigente in seguito di Team Manager della Nazionale: ha a 6 edizioni della Coppa del Mondo, quella vittoriosa del 2006, e a 5 Campionati Europei, una figura diventando un punto piùzionale e un punto di riferimento per calciatori tanti. Nel 2011 è una parte lontana della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’.
In sua memoria osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti campionati i in programma da domani al fine settimana.
“Sono scosso e addolorato – il presidente della FIGC Gabriele Gravina – il calcio italiano è in lutto ci ha un vero e proprio il monumento nazionale. Gigi Riva ha incarnato il mito dell’uomo libero e del calciatore straordinario: il suo orgoglio, la sua classe e il suo senso di giustizia ha unito milioni di appassionato di appassionato di persone. ‘Rombo di Tuono’ ha legato all’Azzurro la sua straordinaria carriera daatleta e da, grazie a dirigente lui ho l’Europeo vinto del 1968 e il Mondiale del 2006. Chi ha avuto, vieni, la fortuna di conoscerlo oggi avagli diamo un punto di riferimento importante”.
“É molto di più di rombo di tuono, piangiamo l’uomo, il professionista – ha affermato al Tg1 il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi – e rappresentava un calcio di altri tempi. Il nostro compito è tenerlo in vita e che il calcio possa tenere quella dimensione umana. L’auspicio è che si possa concretizzare con l’inizio dei lavori dello stadio di Cagliari che sarà dedicato a Gigi Riva”.