Buffon è il nuovo capo delegazione della Nazionale: “subito a disposizione di Mancini e del gruppo”
Gianluigi Buffon è il nuovo capo delegazione della Nazionale Italiana di calcio e ricoprirà la carica che fu di Gianluca Vialli e ancor prima di Gigi Riva. Un’eredità pesante che il portierone azzurro ha intenzione di raccogliere in punta di piedi ma anche con grande passione, come quella espressa nel suo messaggio social in cui ha scritto: “Torno in Nazionale perché quel bambino che trent’anni fa varcava per la prima volta il cancello di Coverciano ha ancora voglia di sognare e di vivere questo sogno insieme ai tifosi italiani”.
Il campione del Mondo nel 2006, che appena il 2 agosto scorso aveva annunciato l’addio al calcio giocato a 45 anni, ha deciso di accettare la proposta del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.
Del resto Buffon con la Nazionale ha un legame speciale, con un primato di 176 partite giocate con l’Italia. Gigi è atteso a Coverciano il 4 settembre, quando varcherà nuovamente il cancello del Centro tecnico Federale, per iniziare ad accompagnare gli azzurri questa volta da dietro le quinte. E chissà che la sua esperienza e quella ‘fissa’ di fare sempre tutto al massimo, non dia quella spinta che da un po’ manca alla Nazionale Azzurra, attesa dalle sfide con la Nord Macedonia, sabato 9 settembre a Skopje e con l’Ucraina martedì 12 settembre, alle 20:45 allo Stadio “G. Meazza”. Partite valide per la corsa verso EURO 2024.
Subito a disposizione di Mancini. “Mi metterò subito a disposizione di Roberto e del gruppo – spiega ancora Buffon – entrando in punta di piedi, perché ho sempre pensato che in Nazionale non contano le medaglie che hai sul petto ma l’impegno, il sacrificio, la disponibilità verso i compagni e lo staff, che sei disposto a mettere giorno per giorno. E queste caratteristiche mi appartengono da sempre e mi accompagneranno anche fuori dal campo. Essere al posto che è stato per anni di Gigi Riva, un esempio come uomo e come calciatore, è un onore e oggi sarà la prima persona con cui parlerò per avere da lui qualche suggerimento. Poi ovviamente sentirò anche il CT con il quale ci vedremo appena possibile. Anche se mi ha segnato il gol più bello della sua carriera, o quasi, a Parma, ma l’ho già perdonato, sono una persona di grandi sentimenti!”.
Un ricordo speciale: “Oggi mi piace ricordare tre persone che credo sarebbero felici di questa scelta: Gianluca, che mi ha preceduto in questo ruolo; Davide, che con me e Daniele ha passato tanti giorni in Nazionale; Spazzolino, una persona buona tra i primi ad accogliermi a Coverciano”.