Calcio, Champions: Lukaku torna a ruggire e l’Inter batte il Porto
Completato il quadro delle gare di andata degli ottavi di finale di Champions League. Se ne riparlerà da martedì 7 marzo. Intanto, l’Italia esce bene dai primi match: due vittorie interne per 1-0 e un successo esterno per 2-0. Dopo Milan e Napoli vince anche l’Inter che al Meazza stende di misura il Porto grazie al ritorno al gol di Romelu Lukaku, entrato dalla panchina al 13esimo del secondo tempo al posto di Dzeko. L’attaccante belga passa da gigante addormentato a uomo-partita di Coppa Campioni in men che non si dica. E lo stadio Meazza va in delirio con tutta la squadra e il tecnico Simone Inzaghi, sempre più mister da Coppa. L’allenatore nerazzurro forse ha dei limiti quando si tratta di lottare per lo scudetto, ma nelle Coppe raramente fallisce.
Big Rom decisivo all’86’. Dopo una lunga attesa e tanti infortuni, Lukaku torna a essere decisivo: colpisce il palo di testa su cross dalla destra, la palla rimbalzando gli finisce sul mancino e lui la scaraventa in rete facendo esplodere San Siro. Il Porto paga la distrazione difensiva ma anche il fatto di essere rimasto in dieci uomini al 78′ per il doppio cartellino giallo a Otavio. In parità numerica, Inter salvata da alcune parate strepitose di Onana in almeno tre occasioni. Piegata così la squadra dell’ex laziale Sergio Conceicao che non perdeva da 4 mesi. Allo stadio dei Dragoni lusitani sarà durissima ma il 14 marzo prossimo l’Inter per volare ai quarti avrà a disposizione due risultati su tre.
L’altra sfida andata in scena mercoledì 22 febbraio: Lipsia-Manchester City 1-1. I Citizens di Pep Guardiola dominano la partita, poi si addormentano, subiscono il ritorno dei tedeschi e l’inevitabile pareggio. Primo tempo in totale controllo della squadra britannica, in vantaggio con Mahrez al 27′. Nella ripresa meglio i padroni di casa che pareggiano con Gvardiol al 70′. Alla fine, sostanzialmente, il risultato è giusto. Curiosità: non pervenuto l’attaccante del momento Erling Haaland. Bomber di razza che quando non segna ovviamente fa notizia.