Calcio e Covid, il nuovo strappo di Bonaccini: Parma-Napoli e Sassuolo-Cagliari con mille spettatori
Il nuovo strappo. Il governo Conte dunque ha ribadito il suo “no” alla riapertura parziale degli stadi, il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini invece ha detto “sì” come aveva fatto per il Motomondiale con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. E in questo week-end, nuovo GP di motociclismo aperto al pubblico a Misano. Pertanto, ennesimo scontro tra regioni e Palazzo Chigi, ennesima disobbedienza dei governatori rispetto alle linee dettate dal governo.
Stadio Tardini di Parma e Mapei Stadium di Reggio Emilia aperti a mille persone per Parma-Napoli e Sassuolo-Cagliari in programma domenica prossima per la prima giornata di Serie A. Mentre il primo novembre prossimo, per il Mondiale di Formula 1, il Gran Premio dell’Emilia Romagna sarà aperto a 13.147 spettatori. Da Stefano Bonaccini, uno strappo rispetto al Dpcm di Conte, c’era già stato all’inizio dello scorso mese di maggio, quando proprio un’ordinanza del governatore dell’Emilia Romagna aveva consentito la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio in “forma individuale”.
La precisazione sui mille spettatori: il dato non è da prendere in assoluto. L’apertura infatti sarà in ogni caso possibile, quando eventualmente verrà estesa a tutti gli stadi di calcio, soltanto con l’uso degli appositi dispositivi di protezione: vedi mascherine e distanziamento. Siamo probabilmente a un decimo della capienza, almeno questi sono i numeri per ciò che riguarda gli Internazionali di tennis (l’attuale capienza del Campo Centrale supera di poco i 10mila spettatori).
Un chiarimento che riguarda il professionismo ma anche tutto il mondo del dilettantismo e del calcio giovanile. Senza dimenticare che nell’agosto scorso a Castel di Sangro in Abruzzo, c’era già stata l’apertura dello stadio a mille tifosi per le amichevoli del Napoli durante il ritiro: ben oltre un decimo della capienza dell’impianto e oltretutto come si vede nella foto, alla faccia di distanziamento e mascherine. A questo punto, nasce spontanea un’affermazione: o tutti o nessuno.