Calcio e mercato: Messi rompe con il Barcellona. L’Inter fa pace con Antonio Conte
La notizia circolava da tempo, ma l’accelerata è giunta come un fulmine a ciel sereno: Lionel Messi ha comunicato ufficialmente al Barcellona l’intenzione di lasciare immediatamente il club blaugrana. Le prime indiscrezioni sono filtrate dall’Argentina fino a fare il giro del mondo.
A dare per primo la notizia è stato il portale TyC Sports. Successivamente la voce è stata ripresa e rilanciata dai media spagnoli e da alcune autorevoli firme catalane.
Ulteriori conferme. Rac1, radio vicinissima al Barça, ha assicurato che il club ha confermato la ricezione della richiesta. Il colloquio con il nuovo tecnico Ronald Koeman, dunque, non ha sciolto i dubbi del pluri-Pallone d’oro, in rotta da tempo con la gestione del presidente Bartomeu, accusato di non essersi dimesso nemmeno dopo la figuraccia rimediata in Champions League contro il Bayern Monaco: l’umiliante e storico 2-8 subito dal Barcellona nei quarti di finale della Coppa dalle grandi orecchie.
Dal colloquio con Koeman all’ufficializzazione della clamorosa scelta della “Pulce”. Già nella chiacchierata con il nuovo allenatore blaugrana, Messi aveva detto di sentirsi più fuori che dentro al Barça. Successivamente la sua decisione è arrivata alla società catalana attraverso un burofax, uno strumento che serve per l’invio di documenti ufficiali, molto usato in Spagna. Messi per andarsene si avvarrebbe della clausola che gli consente la rescissione unilaterale del contratto al termine di ogni stagione, in questo caso prima che inizi l’annata 2020-21.
La clausola che consente a Messi di andar via gratis. In pratica il fuoriclasse argentino può andarsene senza che nessun acquirente sia costretto a pagare i 700 milioni della clausola rescissoria. Il problema a questo punto sono le date. Messi infatti avrebbe potuto liberarsi a parametro zero entro il 31 maggio, ma ora sostiene che la pandemia di coronavirus e la conseguente estensione della stagione 2019-20 abbiano prorogato quel limite al 31 agosto. Il Barça, invece, è convinto che la comunicazione sarebbe dovuta arrivare al massimo entro il 10 giugno. Su questo e altro a breve è atteso un comunicato ufficiale.
Quale futuro per Leo Messi? Nelle scorse settimane, il Pallone d’oro 2019 era stato accostato ad alcuni grandi club europei, tra cui l’Inter, il Paris Saint Germain, il Manchester City (dove ritroverebbe il suo allenatore preferito Pep Guardiola) e il Manchester United. Ma si aspettava una mossa del calciatore che ora è arrivata. Ovviamente, il club che prenderà Messi dovrà garantirgli un ingaggio annuale di 40-50 milioni di euro netti.
Secondo i soliti ben informati, Messi resterebbe a Barcellona solo in caso di dimissioni del presidente Bartomeu. Intanto, appena appresa la notizia, i tifosi del Barça hanno provato a convincere in tutti i modi il loro idolo a tornare sui suoi passi. Piccoli gruppi di tifosi si sono ritrovati nei pressi del Camp Nou intonando il coro, “Messi quedate, nosostros te queremos”, ovvero: “Messi resta, noi ti amiamo”.
Messi a parte, è stato un martedì 25 agosto ricco di notizie: la prima conferenza stampa di Andrea Pirlo e la conferma di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter. Quindi, alla fine in casa nerazzurra: tanto rumore per nulla. Si tratta comunque di una sorpresa solo parziale perché già negli ultimi due giorni le parti si erano ammorbidite e riavvicinate.
In sostanza, i segnali di rottura non erano più così insistenti come avvenuto dopo lo sfogo del tecnico al termine della finale di Europa League persa contro il Siviglia. Grande mediatore il presidente Steven Zhang che ha rinnovato la fiducia anche a tutti i dirigenti interisti.
I retroscena del vertice tra Conte e la società. Un incontro durato circa tre ore. Spicca lo spirito costruttivo di tutte le parti in causa, segno evidente di una ritrovata unità. Si è parlato anche di progetto tecnico: l’allenatore salentino ha sottolineato l’esigenza di rinforzare la rosa ricevendo rassicurazioni sul tema, pur nel rispetto di un mercato che non sarà scoppiettante e che dovrà prevedere anche operazioni in uscita.
Conte inoltre ha chiesto di non vivere mediaticamente la prossima stagione con l’obbligo di vincere, dunque con minor pressione. Il presidente Zhang però ha chiesto al tecnico di evitare in futuro sgradevoli sfuriate davanti alle telecamere, come quelle andate in scena nella stagione appena finita. Per la serie, i panni sporchi meglio lavarli in famiglia.