Calcio, Europa League: Roma batte United ma in finale ci vanno i Red Devils. Con il Villareal
Semifinali di Europa League: niente miracolo sportivo per la Roma, mentre il Villareal elimina l’Arsenal e sfiderà il Manchester United nella finalissima di Danzica il 26 maggio prossimo. Ma all’Olimpico, l’effetto Mourinho si fa già sentire sui giallorossi, letteralmente rigenerati rispetto alle ultime prestazioni in versione horror. Nel primo tempo occasioni a raffica per Dzeko e compagni fermati solo dalla sfortuna, dall’imprecisione sottoporta e dalle parate di De Gea; anche i Red Devils sprecano abbastanza prima di segnare con Cavani da sempre bestia nera della Roma, fin dai tempi di Palermo e Napoli (in carriera, 13 gol segnati ai capitolini).
Al riposo, Manchester avanti per 1-0 e con tutti e due i piedi in finale. La squadra di casa però non molla e ribalta i britannici con le reti di Dzeko e Cristante. Poi gli uomini di Fonseca sprecano l’impossibile fallendo quel 3-1 che avrebbe potuto riaprire clamorosamente i giochi. Il solito Cavani li gela segnando il 2-2, come una settimana fa all’Old Trafford. Rispetto all’andata, la Roma non smobilita, anzi trova l’orgoglio per tornare in vantaggio con il giovanissimo Zalewski che provoca l’autogol di Telles. Giallorossi scatenati e vicini più volte al 4-2. L’assalto Roma si spegne del tutto sul palo colpito da Mkhitaryan. Dunque, dopo i fischi di Manchester e il tennistico 6-2 subito, la Roma oggi merita gli applausi per la prova d’orgoglio sfoderata. Adesso, la compagine giallorossa deve fare bene anche in campionato per provare a partecipare almeno alla prima edizione della Conference League.
Una qualificazione compromessa con la disastrosa prestazione dell’andata, ma, un bel modo per uscire a testa alta dall’Europa. E l’effetto Mou fa bene anche alle giovani promesse romaniste. Il 19enne Nicola Zalewski, attaccante polacco con cittadinanza italiana perchè nato a Tivoli alle porte della Capitale, entra al 76′ e 8 minuti dopo propizia il gol vittoria. Bella anche la favola del 19enne Ebrima Darboe: centrocampista gambiano che avendo sofferto tanto per giocare a calcio in Italia, si commuove davanti alle telecamere per l’esordio in Europa League. Insomma, eliminazione a parte, tante note liete per la Roma in attesa dello Special One.
“Sottomarino giallo” sugli scudi. Rispetto alla Champions League, non sarà una finalissima tutta inglese. Il Manchester United come detto se la vedrà con gli spagnoli del Villarreal che hanno fatto fuori i Gunners di Londra. Dopo il 2-1 iberico allo stadio della Ceramica, finisce 0-0 in terra britannica e mister Unai Emery conquista la sua quinta finale da allenatore. L’Arsenal recrimina per i due pali colpiti da Aubameyang. All’Emirates Stadium, il Villareal centra così la prima finale europea della sua storia. Emery re dell’ex Coppa Uefa: l’ha vinta tre volte di fila con il Siviglia. Nel 2019, proprio alla guida dell’Arsenal, raggiunse la finale uscendo poi battuto 4-1 dal Chelsea di Sarri. Ora ha l’opportunità di vendicarsi contro un’altra squadra inglese alzando il trofeo per la quarta volta in carriera. Chapeau.