Calcio, gli anticipi di Serie A: è sempre Juventus-Inter. La Roma manda in crisi il Napoli
Nuovo botta e risposta a distanza tra Inter e Juventus. I nerazzurri vincono a fatica a Bologna, i bianconeri si prendono il derby della Mole e restano al comando della classifica con un punto di vantaggio dopo gli anticipi dell’undicesima giornata di campionato. Alle spalle delle due battistrada avanza la Roma che si aggiudica il derby del Sole con il Napoli.
Derby di Torino. Dopo tanti sciagurati falli di mano da rigore (stasera l’ennesimo), l’olandese de Ligt col suo primo gol italiano consente alla Juve di aggiudicarsi la stracittadina contro i cugini granata. Una rete pesantissima su assist del nuovo entrato Higuain, sostituto di uno spento Dybala. Battuto un buon Toro ma Mazzarri resta sulla graticola. All’Olimpico Grande Torino, partita intensa, con un Sirigu strepitoso in almeno quattro occasioni. Madama vince di misura con merito e si conferma padrona, anche se l’Inter tiene duro e non la fa scappare.
Allo stadio Dall’Ara, Lukaku ribalta il Bologna al 91′. Succede tutto nella ripresa. Rossoblù in vantaggio con Soriano, poi lo show dell’attaccante belga: un tocco sotto misura e il rigore trasformato al 91′. E così, con quella di oggi, sei vittorie su sei in trasferta per i ragazzi di Antonio Conte. Lukaku dunque ancora una volta mattatore: con la doppietta odierna sale a quota 9 gol, a tre reti dal capocannoniere Immobile. E’ il gigante di colore a togliere le castagne dal fuoco alla squadra nerazzurra: ribadisce in rete dopo un paratone di Skorupski su girata di Skriniar e si conferma implacabile dal dischetto trasformando il penalty concesso per fallo di Orsolini su Lautaro. Un rigore molto contestato dai padroni di casa ma il fallo c’è: Orsolini è ingenuo nella circostanza. Come Sanabria su Cristiano Ronaldo in Juventus-Genoa nel turno infrasettimanale. Note per Conte, a Bologna: conferme dalla difesa, segni di fatica a centrocampo, efficace la solita coppia d’attacco, la “LuLa” Lukaku-Lautaro. E ancora, tra le seconde linee cresce Lazaro: buona la prestazione dell’esterno austriaco.
Avanza la Roma. I giallorossi battono 2-1 il Napoli nel big-match dell’Olimpico e salgono al terzo posto in attesa di Atalanta-Cagliari. Apre le marcature il “baby-fenomeno” Zaniolo al 4° gol consecutivo, Europa League compresa. Evidentemente, le critiche di Don Fabio Capello lo hanno stimolato. Terzo successo di fila in campionato invece per la squadra di Fonseca: il tecnico portoghese è stato bravissimo nel creare un gruppo unito e compatto, un gruppo che gioca bene, sa soffrire, e si esalta nelle difficoltà, alla faccia dei tanti infortuni. Alcune perle dell’ex allenatore dello Shakhtar Donetsk: il difensore Mancini schierato a centrocampo per far fronte all’emergenza, la rinascita di Pastore (l’argentino se sta bene fisicamente è un “top player”) e lo straordinario spirito di squadra. Spesso nel calcio, creare una giusta “chimica” nello spogliatoio può risultare più vincente di moduli, tattica e giocate dei singoli. Questa Roma “stradarola” e “testaccina” ha anima e cuore. Secondo molti addetti ai lavori, Fonseca, come il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp, è bravissimo nell’empatia con tutti gli elementi della rosa. Nella Roma di oggi tutti si sentono importanti: non esistono figli e figliastri.
Napoli che succede? Prosegue l’involuzione degli azzurri di Carlo Ancelotti (oggi in tribuna causa squalifica). Ai partenopei non basta un gol di Milik dopo il raddoppio firmato Veretout su rigore; peraltro, nel primo tempo, l’ottimo portiere Meret para un penalty all’altro specialista Kolarov. Meret, nuovamente migliore in campo del “Ciuccio”, si candida a un ruolo da titolare anche nella nazionale di Mancini. Donnarumma è avvisato. Il Napoli non è più solido e spumeggiante come un tempo: la difesa fa acqua, la manovra non è fluida e l’attacco atomico ha le polveri bagnate. Il sogno scudetto si sta trasformando in un incubo. Un incubo testimoniato dall’attuale 7° posto a -11 dalla Juve capolista, -10 dall’Inter e a -4 dalla Roma. Ecco perchè De Laurentiis farebbe bene a prendersela con Ancelotti e i suoi calciatori invece di lanciare inopportune e ingiustificate intemerate contro gli arbitri. I problemi di questo Napoli vanno individuati e risolti in casa, non all’esterno. Ma forse il problema del Napoli è proprio ADL e le sue continue “picconate”.