Calcio, il Milan cede al Dall’ara. Volata Champions per il Bologna

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Il Milan stecca nel recupero della nona giornata di Serie A e manca l’allungo sul Bologna, vincente 2 a 1 al Dall’Ara. Dopo un primo tempo piuttosto bloccato passano i rossoneri al 43’ con l’azione personale di Leao. In avvio di ripresa Castro da due passi pareggia i conti (48’), poi nel finale (82’) Ndoye anticipa Pavlovic e ribalta il risultato. Italiano sale a 44 punti e stacca
Conceiçao, ottavo a quota 41.

La gara. Si assopiscono le ambizioni Champions League del Milan, rimontato 2-1 anche al Dall’Ara dal Bologna. E pensare che la gara era cominciata coi migliori auspici, grazie a Musah che apparecchia per Gimenez tutto solo, ma il messicano calcia male di prima intenzione con il sinistro. È un buon Milan, ma meno di un minuto più tardi anche i padroni di casa sfiorano il gol, con la deviazione di Thiaw che rischia di beffare nella propria porta Maignan. A questo punto la squadra di Italiano sembra più brillante e cerca di innescare con continuità Ndoye e Dominguez, ma a pochi istanti dal duplice fischio i rossoneri colpiscono a sorpresa: lancio lungo di Maignan, spizzata di Gimenez per la corsa di Leao, che supera Skorupski e firma l’1-0 al 43’.

La ripresa. In apertura di secondo tempo i rossoblù rispondono: punizione dalla destra, deviazione di Fabbian e Castro da due passi non sbaglia, segnando l’1-1. Polemiche per un possibile tocco di mano, ma l’arbitro Mariani – dopo un consulto col Var – convalida il gol. La rete segnata dona nuovo coraggio agli emiliani, che guadagnano più metri e sempre più fiducia. Italiano getta nella mischia Odgaard e Cambiaghi, e i cambi danno ragione al tecnico ex Fiorentina: all’82’ è infatti proprio Cambiaghi a crossare in mezzo dalla sinistra e trovare la zampata di Ndoye, che anticipa Pavlovic e completa la rimonta con il gol del 2-1. Nel finale gli uomini di Conceicao provano il tutto per tutto, ma non riescono più a riportare l’incontro in equilibrio.

Furia Conceiçao. Al termine della gara il tecnico dei rossoneri, Sergio Conceiçao, si lamenta per il presunto fallo di mano che ha scaturito il gol di Castro. “C’è un fallo clamoroso di mano sul loro primo gol e sul secondo ho visto che la palla era uscita dalla linea laterale. Non me lo hanno detto, l’ho proprio visto”. Quindi l’allenatore portoghese ha parlato del suo futuro: “Tutti i giorni si parla della mia situazione e non è giusto. Ma io sono tranquillo perché la situazione è semplice: se mi dicono che non servo più prendo le valigie e vado via, non voglio nemmeno un euro in più. Ho quasi 100 partite in Champions ma tutti i giorni si divertono a parlare di me. Sento tante cattiverie su di me come se venissi dal nulla eppure in 5 anni ho sempre eliminato squadre italiane che erano più forti del mio Porto”.