Calcio: sì ad allenamenti collettivi dal 18 maggio. Gli ultras contrari alla ripresa del campionato
Come tutti si attendevano è arrivato il via libera del governo agli allenamenti collettivi per il calcio, a partire dal 18 maggio. I ministri Speranza e Spadafora hanno infatti diffuso una dichiarazione congiunta per la ripartenza delle sedute di gruppo ma con grande prudenza. Ora sul tavolo resta da definire la possibile ripresa del campionato. Il ministro Spadafora stima almeno un’altra settimana prima di prendere una decisione e nel mezzo tanti appuntamenti importanti. Domani l’assemblea di Lega e l’informativa in Parlamento di Spadafora, giovedì si riunisce la Giunta del Coni. Poi sarà il turno dell’incontro del premier Conte col mondo dello sport.
Spadafora ha quindi fatto il punto della situazione: “Dalle indicazioni del Cts emerge che la linea di prudenza intrapresa è quella da seguire – ha precisato -. Dobbiamo aspettare un’altra settimana per osservare attentamente la curva dei contagi e poi prendere una decisione sul campionato”.
Restano invece contrari alla ripresa ed alzano la voce gli ultras. Nei giorni scorsi, hanno protestato per primi i tifosi di Brescia e Atalanta (le squadre delle zone più colpite dal Covid-19). Si sono accodati quelli di Roma, Napoli, Spal, Genoa e Lecce. Ricordiamo alcuni striscioni esposti ultimamente, la lista è lunga. “Italia in emergenza sanitaria e sociale, questo campionato si deve fermare”, “con la nazione in questo stato siamo contrari alla ripresa del campionato”, “il concetto è chiaro: per voi conta meno la salute del denaro! Finché l’emergenza non è finita…nessuna partita! Società e calciatori, donate soldi e tamponi a famiglie e dottori!”.
Altri striscioni ultras contro la ripartenza del torneo di Serie A. “Sugli spalti senza la mia gente, che non riparta niente!», “prima il rispetto e la dignità… per noi il campionato finisce qua!”, “non siamo complici dei vostri interessi, un calcio al pallone non cancella i decessi. Questa è la nostra mentalità… il gioco finisce qua!”. Insomma, nonostante gli sforzi che in queste ore stanno facendo tutte le parti in causa per far ripartire il calcio in Italia, il messaggio del mondo ultrà è chiaro.
Gli ultras del Torino hanno alimentato la protesta contro la ripresa del campionato. Lo hanno fatto con alcuni striscioni esposti all’ingresso principale del glorioso stadio Filadelfia dove, da venerdì, i giocatori granata si allenano individualmente in vista della ripresa. Sullo striscione, la seguente scritta: “Migliaia di morti in ogni città. Ma voi pensate alla ripresa della serie A”. E ancora: “Il vero virus da debellare siete voi che volete tornare a giocare”. Che dire? I tifosi sembrano decisamente più compatti dei 20 club di A e delle varie istituzioni coinvolte in questa lunga e stucchevole querelle.