Serie A, il Milan non si ferma più: vede l’Europa, rinuncia a Rangnick e conferma Pioli. Atalanta da record
Questo campionato compresso in circa un mese e mezzo prosegue senza tregua: e un po’ tutte le squadre cominciano a palesare una evidente stanchezza. Il caldo e il fatto di giocare tre partite a settimana, inizia a farsi sentire sulle gambe dei protagonisti. Ovviamente, i più penalizzati sono i club che hanno le rose più corte. Martedì 21 luglio è scattata la 35° giornata con due gare e una sorpresa.
Il Milan non si ferma più, continua a vincere e convince la società a confermare Stefano Pioli in panchina anche per la prossima stagione. Il clamoroso dietrofront del club in mano al fondo americano Elliott arriva proprio durante la partita che i rossoneri vincono in casa del Sassuolo per 2-1. La straordinaria striscia positiva centrata dal Diavolo dalla ripresa del torneo fa saltare il già annunciato “progetto-Rangnick”.
E’ la rivista tedesca Kicker ad anticipare il colpo di scena nell’edizione on line. Quattro gol alla Juventus, tre alla Lazio, due alla Roma, cinque al Bologna e a soprattutto 20 punti conquistati sui 24 a disposizione da quando è ripartito il campionato, hanno fatto cambiare idea anche al plenipotenziario del club Ivan Gadzidis: meglio continuare con Pioli invece di ricominciare da capo per l’ennesima volta.
La conferma di Ralf Rangnick in tarda serata. In un comunicato, il tecnico e manager del gruppo Red Bull ufficializza il tutto scrivendo: “L’AC Milan e io riteniamo, in comune accordo, che non è il momento giusto per una collaborazione. Per questo, tenendo conto della buona evoluzione dei risultati sotto la guida di Pioli, abbiamo deciso insieme che non assumerò alcuna funzione al Milan”. Secondo indiscrezioni, il preaccordo raggiunto a suo tempo con Rangnick costerà al Milan una penale di due milioni di euro.
In tutto questo, il Diavolo passa a Reggio Emilia contro il Sassuolo, stacca il Napoli, scavalca la Roma e si prende il quinto posto. Al Mapei Stadium accade tutto nel primo tempo: doppietta di Ibrahimovic, momentaneo pari di Caputo su rigore ed espulsione di Bourabia che castra le ambizioni di rimonta dei neroverdi. Dunque, la splendida striscia positiva di risultati si allunga.
Dalla ripresa del torneo, per il Milan: 23 punti in 9 partite. Ben 7 vittorie e due pareggi: tanta roba. Senza trascurare il fatto che una delle squadre più sterili del campionato dal 22 giugno a oggi è stata capace di segnare 27 gol in 9 gare. E adesso la qualificazione diretta ai gironi di Europa League è più vicina.
La straordinaria Atalanta di Gasperini non è più brillante come prima anche se continua a vincere. A Bergamo, Bologna battuto 1-0 con Muriel “man of the match” nel secondo tempo. Un successo che per la Dea significa secondo posto (in attesa di Inter-Fiorentina) e storico record di punti in Serie A. Dalla ripartenza post-lockdown da coronavirus, per i nerazzurri 8 vittorie e due pareggi (recupero contro il Sassuolo compreso). Chapeau.
Ancora una volta decisivi i cambi del Gasp. L’attaccante colombiano parte dalla panchina, poi entra e decide la sfida contro i felsinei di Mihajlovic. In tal modo, i bergamaschi raggiungono quota 74, frantumando l’ex primato della stagione 2016-17 quando chiusero con 72 punti. Il Bologna del guerriero Miha gioca e resiste, combatte con dignità come fa spesso; ma per la trentesima volta di fila subisce gol ed esce dal campo senza punti.