Campionato: la Juventus di Ronaldo affonda la Lazio e inizia a cucirsi sul petto il 9° scudetto consecutivo
All’Allianz Stadium, il match di cartello della 34° giornata di Serie A si chiude con la vittoria per 2-1 della Juventus sulla Lazio: e adesso per la 9° meraviglia consecutiva della Vecchia Signora, manca solo l’aritmetica. Il tricolore potrebbe diventare ufficiale già giovedi prossimo a Udine. A Torino, la super sfida di lunedi 20 luglio la decide il solito Cristiano Ronaldo: doppietta per il fuoriclasse portoghese (prima rete dal dischetto) e biancocelesti al tappeto nella ripresa. Inutile il gol di Immobile su rigore nel finale.
Juve praticamente campione d’Italia per la 9° volta di fila e splendido duello tra Ciro il laziale e CR7. Adesso sono entrambi appaiati al comando della classifica marcatori con 30 sigilli a testa. Mentre la classifica del campionato nelle prime posizioni recita: Juventus 80 punti, Inter 72, Atalanta 71, Lazio 69. Queste quattro squadre rappresenteranno l’Italia nella prossima Champions League. La Lazio dunque si è sciolta come neve al sole. Il crollo della squadra di Simone Inzaghi era inevitabile alla luce della rosa corta e dei titolari veri contati.
I limiti dei capitolini. Se il torneo non fosse stato interrotto causa coronavirus, i biancocelesti molto probabilmente sarebbero stati i grandi favoriti perchè senza impegni di Coppa e disputando una gara settimana, avrebbero potuto far meglio di questa Juventus di Sarri fragile e sconclusionata. E invece questo tritacarne calcistico cominciato un mese fa con una partita ogni 3 giorni, ha mandato in frantumi il bel giocattolo costruito dal direttore sportivo Tare, dall’allenatore “Inzaghino” e dal patron Lotito. Ma, un giocattolo corto, troppo corto, senza seconde linee. Il prossimo anno per far bene in Champions, Lotito dovrà mettere mano al portafoglio per evitare figuracce.
La partita dello Stadium. Dopo un primo tempo equilibrato con un palo per parte (Alex Sandro e Immobile), la svolta al 50′. Il rigore assegnato ai bianconeri dall’arbitro Orsato ha cambiato il corso del match. Un penalty concesso per un fallo di mano di Bastos in area (segnalato dal Var) su tiro di Ronaldo che poi dagli undici metri si è confermato implacabile. Accusato il colpo, la Lazio si è disunita e quattro minuti dopo ha subito il raddoppio favorito da un grave errore di Luiz Felipe che da ultimo uomo ha lasciato Dybala involarsi verso la porta: l’argentino solo davanti al portiere, in modo molto altruistico, ha servito Cristiano per il bis a porta vuota. All’83’ l’immancabile amnesia difensiva di questa Juve: Bonucci stende Immobile, rigore trasformato dallo stesso attaccante laziale. Game over.