Champions, l’andata dei quarti sorride al Milan: Napoli battuto da un gol di Bennacer
La prima notte del derby italiano di Champions League sorride al Milan. Nell’andata dei quarti di finale, a San Siro i rossoneri piegano 1-0 il Napoli. Dunque, a distanza di 10 giorni dal 4-0 del “Maradona” in campionato, arriva un altro successo del Diavolo contro i partenopei. Ma la partita più importante, e soprattutto quella decisiva da dentro o fuori, si giocherà martedì prossimo a Fuorigrotta. Intanto, è decisiva una rete di Bennacer al 40′.
La squadra di un Luciano Spalletti, sempre più nervoso, chiude anche in 10 uomini per l’espulsione di Anguissa; ma nei minuti finali sfiora comunque il pareggio. A Napoli sarà tutta un’altra storia perchè gli azzurri hanno i mezzi per ribaltare lo 0-1 e volare in semifinale; peseranno però le assenze del centrocampista camerunese e di Kim; il difensore sudcoreano era diffidato, è stato ammonito e al ritorno mancherà anche lui per squalifica.
Meneghine a braccetto. Come l’Inter anche il Milan è una squadra dai due volti: bella di notte in Coppa Campioni, ma spesso brutta di giorno e di notte in campionato. Un solo rammarico per la compagine di Stefano Pioli: non aver arrotondato il punteggio soprattutto in superiorità numerica. Un 2-0 avrebbe dato molta più tranquillità ai rossoneri. Ancora il marchio di Bennacer: proprio lui, il franco-algerino che 10 giorni fa a Napoli aveva neutralizzato lo slovacco Lobotka, fonte del gioco partenopeo.
Numeri importanti per il Milan. Questa è la terza partita di fila tra campionato e Champions senza gol al passivo. In Coppa è addirittura il quinto “clean sheet” consecutivo. Oltretutto, porta inviolata contro il super attacco napoletano: il migliore della Champions e della Serie A. Ancora una volta, i 22 punti che separano le due squadre in campionato non si sono visti.
Le scelte dei due tecnici. Con il rientro di Kalulu Pioli ha potuto contare su tutti gli uomini inseriti in lista Uefa. Davanti spazio al trio Giroud-Leao-Brahim Diaz. Spalletti invece si è visto scivolare via dalle mani uno dopo l’altro tutti i suoi attaccanti di ruolo: prima Osimhen, poi Simeone e infine Raspadori, che in questi giorni aveva lavorato in gruppo solo parzialmente ed è partito dalla panchina. E così ha dovuto giocare con Elmas falso nove. Per il resto, Lozano l’ha spuntata su Politano e Mario Rui su Olivera.
Il match. Pronti via l’approccio del Milan è pessimo e regala tante occasioni agli ospiti che però non sanno approfittarne. Milan impacciato, lento e senza idee. Molto meglio il Napoli. Per i rossoneri soltanto un assolo di 50 metri di Leao che poi spreca tutto davanti a Meret. Ma l’iniziativa personale del portoghese sveglia il Milan. Al 40esimo, infatti, ottimo spunto di Brahim Diaz che scarica su Leao, bravo a servire subito l’accorrente Bennacer: il suo sinistro potente fa esplodere San Siro. In chiusura di prima frazione di gioco, padroni di casa vicini al raddoppio con Kjaer che di testa colpisce la parte bassa della traversa.
Avvio di secondo tempo a razzo per il Napoli. Gli azzurri vanno vicini al pareggio ma la traversa e la smanacciata di Maignan su colpo di testa di Elmas, salvano il Diavolo. La seconda svolta arriva al 74′: secondo giallo per Anguissa e Napoli in 10 uomini. Il Milan invece di approfittarne pensa a difendere il minimo vantaggio e all’87’ rischia di subire il pari con Maignan che salva su Di Lorenzo. Pericolo scampato, gioia Milan, ma, piedi per terra in casa rossonera con la consapevolezza che i giochi per la qualificazione sono ancora aperti.
Nell’altra grande sfida della serata: Real Madrid-Chelsea 2-0. Benzema e Asensio gli autori delle reti. I “Blancos” dominano il match e si prendono il primo round. Lezione di calcio della squadra di Carlo Ancelotti ai “Blues” di Lampard, fresco successore dell’esonerato Potter; Lampard è il quarto allenatore in questa stagione per i londinesi. Chelsea peraltro in 10 uomini dal 59′ per l’espulsione di Chilwell. Martedì il ritorno a Stamford Bridge. Piccolo bilancio di questa due giorni di Champions: 3 vittorie interne e un solo successo fuori casa, quello dell’Inter a Lisbona. Tutte le squadre vincitrici in questa andata, hanno chiuso le rispettive gare senza subire reti.