Champions League: pazza Inter a Dortmund, pari Napoli con il Salisburgo. Sfogo di Conte, giallo Ancelotti
Notte Champions amara per l’Inter. Per il Napoli invece un punto che avvicina la squadra di Ancelotti agli ottavi di finale. Partiamo da Dortmund. Inter: un tempo a comandare, con il cuore e con l’orgoglio, avanti di 2 gol; un tempo per affondare, in una serata che sembrava poter diventare magica ma che poi si trasforma in un autentico incubo. Dunque, suicidio Inter in Germania: i nerazzurri contro il Borussia perdono 3-2 dopo aver avuto la partita in pugno, grazie ai gol di Lautaro e Vecino. E adesso il cammino in Champions torna in salita. Difficile resistere alla furia del Borussia nel secondo tempo, quando i tedeschi, che non mollano mai anche se sono feriti, azzannano la compagine di Antonio Conte al collo. Inter da manuale fino all’intervallo, poi barcolla e cade.
Il man of the match e l’ennesimo sfogo di Conte detto “lacrima”. Decisive le invenzioni di un 21enne marocchino di proprietà del Real Madrid, Achraf Hakimi, il quale, prima è una freccia che si conficca nella difesa nerazzurra, poi chiude con una doppietta. Il decisivo tris teutonico lo firma Brandt. Nonostante il ribaltone, l’Inter ha tempo per agguantare almeno il pareggio: Lazaro fa un paio di discese importanti, Sensi ha la palla buona al 90’ ma spara centrale. Niente da fare e la notte di Dortmund diventa un incubo. Al termine della sfida Conte è ancora una volta durissimo nei confronti del club: “Lo ribadisco, sono stati fatti errori di programmazione. Venisse anche qualche dirigente a parlare in tv. Cosa posso dire a chi ha giocato sei partite di fila? Non possono essere Sensi e Barella a risolvere tutti i problemi…”. Insomma, ci risiamo: quando le cose non vanno bene, il tecnico salentino piange. Nell’altra sfida del raggruppamento, sorprendente 0-0 tra Barcellona e Slavia Praga. Ora la classifica dice: Barcellona 8 punti, Borussia 7, Inter 4, Slavia 2.
Napoli-Salisburgo 1-1. Un punto che pare tanto un brodino alla luce di quello che è il momento del Napoli. Ci pensa Hirving Lozano a mettere una pezza all’ennesimo errore di Koulibaly che provoca il rigore realizzato da Haaland. Un pareggio che non garantisce l’aritmetica qualificazione agli ottavi ma è comunque utile, perché tiene i partenopei al secondo posto del girone con 8 punti, ad una lunghezza dal Liverpool che ha battuto 2-1 il Genk ad Anfield Road. Ci si aspettava una reazione convinta della squadra di Ancelotti dopo le polemiche della vigilia seguite alla sconfitta contro la Roma e con la decisione di Aurelio De Laurentiis di mandare tutti in ritiro fino a domenica. La risposta c’è stata soltanto in parte, perché la tensione ha avuto il sopravvento in alcune fasi della gara quando il Napoli è apparso contratto, a difesa della propria metà campo, agendo soltanto di contropiede. Questa la nuova classifica: Liverpool 9 punti, Napoli 8, Salisburgo 4, Genk 1.
Giallo Ancelotti a fine partita. Strano silenzio stampa dell’allenatore dei partenopei che non si è presentato per le interviste di rito e per questo motivo il Napoli riceverà una multa: il protocollo obbliga il tecnico a presentarsi a fine gara. Stesso discorso per Llorente, il calciatore designato per parlare con la stampa: anche lui ha disertato la conferenza. L’attesa dei giornalisti è durata fino a poco prima della mezzanotte, poi il Napoli ha comunicato che Ancelotti non si sarebbe presentato in sala stampa, quando l’allenatore aveva già lasciato l’impianto. Si parla di tensioni nello spogliatoio, con i giocatori che non intendevano continuare il ritiro e il tecnico particolarmente contrariato. Di sicuro questi imbarazzanti silenzi di casa Napoli non aiutano a far chiarezza e dimostrano che le tensioni interne ci sono. Azzeccatissimo il titolo del Corriere dello Sport alla vigilia: “Napolveriera”.
Il punto sui gruppi di Inter e Napoli a due partite dal termine: la situazione resta favorevole alle due italiane. I nerazzurri nonostante la sconfitta conservano il vantaggio negli scontri diretti con il Borussia (2-0 al Meazza, 2-3 stasera) e hanno ancora il destino nelle proprie mani: infatti, se l’Inter vince le ultime due gare (Slavia in trasferta e Barcellona in casa) è sicura di andare agli ottavi di finale. Potrebbero addirittura bastare un pareggio a Praga e una vittoria con il Barça se il Borussia Dortmund andasse a vincere in casa di Leo Messi nel prossimo turno. Mentre, in caso di vittoria a Praga e di pareggio con i blaugrana, solo un Borussia da un punto in due gare potrebbe salvare i ragazzi di Conte. Al Napoli invece servono almeno due punti fra Liverpool (in trasferta) e Genk (in casa) in caso di doppio successo del Salisburgo nelle ultime due giornate. Così come l’Inter, anche gli uomini di Ancelotti hanno ancora la possibilità di vincere il girone. Pertanto, quella di oggi è stata si una tappa amara ma fino a un certo punto, anche se per l’Inter è dura.