Champions: troppo Real per il Napoli. Inter vincente col Benfica
Una vittoria e una sconfitta: questo il mini-bilancio delle prime due squadre italiane impegnate nel secondo turno della fase a gironi di Champions League. L’Inter al Meazza piega il Benfica per 1-0, mentre il Napoli, seppur a testa alta, cade in casa contro il Real Madrid: 2-3. Cominciamo proprio dal grande spettacolo andato in scena a Fuorigrotta nella sfida tra gli Azzurri di Rudi Garcia e i Blancos del grande ex Carlo Ancelotti.
La gara del “Diego Armando Maradona”. Padroni di casa avanti con Ostigard, ma un guizzo di un ritrovato Vinicius Junior, reduce da un brutto infortunio muscolare, e un gol pazzesco di Bellingham, ribaltano tutto. Nella ripresa, Zielinski pareggia sfruttando un generoso rigore concesso dall’arbitro Turpin richiamato dal Var, poi decide la sfortunata autorete di Meret su un autentico missile terra-aria del forte uruguagio Valverde detto il “pajarito”: l’uccellino.
Il Napoli tiene testa alle Merengues ma questo Real è troppo forte per i campioni d’Italia. La compagine iberica centra peraltro la sua 9° vittoria nelle prime 10 partite della stagone tra Liga ed Europa. Madrid battuto soltanto dall’Atletico nel derby. Il Real Madrid è più forte del Napoli nei singoli e sul piano della qualità del palleggio. Nell’altra sfida del girone, Braga corsaro per 3-2 a Berlino contro l’Union di Bonuci. Questa la nuova classifica: Real 6 punti, Braga e Napoli 3, Union Berlino sempre a zero.
Milano: in una classica della Coppa Campioni come Inter-Benfica, i nerazzurri dominano, sprecano e vincono di misura. Decisiva una rete di Thuram nella ripresa. Primo successo europeo stagionale per i ragazzi di Simone Inzaghi. Nel gruppo adesso l’Inter è al comando con 4 punti come la Real Sociedad che passa per 2-0 in casa del Salisburgo fermo a 3, mentre a sorpresa i lusitani sono all’ultimo posto a bocca asciutta.
Dopo il poker di Salerno, tanta sfortuna in Champions per Lautaro. Toro fermato da due legni, dalle grandi parate di Trubin e da un recupero di Otamendi. Inzaghi può sorridere comunque per il risultato e per la prestazione. A parte un’occasione sventata da Sommer nel primo tempo, il Benfica è stato annichilito dall’Inter e il risultato nel punteggio finale è anche bugiardo per quanto hanno creato i nerazzurri. Comunque, missione compiuta: serviva una vittoria ed è arrivata.