Coppa Italia, la Lazio batte il Milan ed è la prima finalista
Lazio super a San Siro, si aggiudica la semifinale e conquista la finale di Roma da disputarsi il 15 Maggio all’Olimpico contro Atalanta o Fiorentina. Lo sapremo giovedì sera, per ora sappiamo che il Milan è fuori al termine della peggior partita della stagione, condita ovviamente da episodi che nulla hanno a che vedere con il calcio e con lo sport in generale. Prima della gara la Figc era stata chiara, tolleranza zero in caso di episodi di razzismo, così non è stato, la partita è proseguita senza batter ciglio, nonostante i “buu” nei confronti di Kessie e Bakayoko. Episodi che nulla hanno a che vedere con la società Lazio, la quale attraverso un comunicato prova in qualche modo a dissociarsi da tutti quei comportamenti che nulla hanno a che vedere con la lealtà sportiva, con il vincere o perdere, banalmente parlando.
LA PARTITA – Questa sera abbiamo assistito alla peggior gara del Milan di questa stagione, una squadra senza idee, senza forze e senza modulo, si perchè ad un passo dalla finale di Roma, Gattuso pensa bene di cambiare modulo, di giocare dunque con un assetto tattico del tutto improvvisato e con Caldara titolare dopo 9 mesi di assenza. O la va o la spacca verrebbe da dire, cinquanta e cinquanta, rosso o nero… ironia della sorte. La sorte in questo caso conta poco, la Lazio vince una gara a tratti dominata soprattutto nel secondo tempo, quando del Milan rimanevano soltanto tracce di Reina, il migliore in campo.
GATTUSO – «C’è poco da dire, è un momento negativo. Assumiamoci le responsabilità, facciamo fatica perché è un periodo di involuzione collettiva. Quella di stasera è una figuraccia. La Lazio ha meritato, nel secondo tempo hanno fatto la vera differenza ed è giusto così. Dispiace per i nostri tifosi, meritavano qualcosa in più. I cambi nell’undici iniziale? Rifarei tutto. In periodi così bisogna provare, bisogna migliorare in qualche modo per invertire il trend. È chiaro che qualcosa non sta funzionando, non è solo una questione atletica. Ci sono più fattori, attualmente siamo al di sotto delle nostre possibilità».
INZAGHI – «È un traguardo bellissimo. Siamo alla terza finale in tre anni e per due volte siamo arrivati quinti in campionato, non dimentichiamocelo. Tutto questo i ragazzi se lo sono meritato, in questo stadio abbiamo vinto contro Inter e Milan, è giusto che in finale andiamo noi. Giocheremo a Roma, nella nostra città, davanti ai nostri tifosi e sarà un grande appuntamento. Reina stasera si è superato, già nel primo tempo meritavamo di essere avanti e Strakosha praticamente non è stato mai impegnato durante il match».
COMUNICATO LAZIO – La S.S. Lazio prende nettamente le distanze da comportamenti e manifestazioni che non rispondono in alcun modo ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società da 119 anni. E respinge e contesta la tendenza semplicistica di alcuni media a considerare l’intera tifoseria laziale corresponsabile di atti compiuti da pochi ed isolati elementi per motivazioni estranee ad ogni forma di passione sportiva. La società si è sempre battuta per il rispetto della legalità e della correttezza dei comportamenti.