Coppa Italia: l’Inter batte la Juventus e vola in finale
Simone Inzaghi si conferma allenatore da Coppe e non da campionato: allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, l’Inter batte 1-0 la Juventus e dopo l’1-1 dell’Allianz Stadium, vola alla finalissima in programma il 24 maggio all’Olimpico di Roma. Quasi certamente contro la Fiorentina che, in vista del ritorno al Franchi, è forte del 2-0 ottenuto in casa della Cremonese nei primi 90 minuti di gioco.
Se Inzaghino è un mister da Coppa, Federico Dimarco è il jolly di Coppe dei nerazzurri. E’ infatti il 25enne difensore di fascia a decidere il match con un gol al 15esimo. Già, ancora Dimarco, che con una sua rete aprì le danze indirizzando la sfida di Supercoppa contro il Milan. Un successo più che meritato per Lautaro e compagni, anche alla luce delle tante occasioni da gol fallite o comunque negate dall’ottimo portiere juventino Perin.
La squadra di Massimiliano Allegri, reduce da tre k.o. di fila in Serie A, non fa praticamente nulla per provare a vincere. Il tabù sfatato dall’Inter: nelle cinque precedenti semifinali contro la Vecchia Signora, la compagine meneghina era sempre stata eliminata. Tendenza negativa invertita. Le scelte dei due tecnici: Inzaghi cambia nove uomini rispetto alla vittoria di Empoli e in attacco lancia capitan Lautaro e Dzeko, preferito a Lukaku.
Dunque, l’attaccante bosniaco preferito in partenza al belga autore di una doppietta al Castellani e “graziato” personalmente dal presidente della Federcalcio Gravina dopo il doppio giallo rimediato all’andata; episodio farcito dai deplorevoli episodi di razzismo di Torino. Allegri, invece, pronti via, preferisce non dare punti di riferimento in avanti, affidandosi a Di Maria e Chiesa. Vlahovic è indisponibile, Milik si accomoda in panchina.
Lo spartito tattico del match è praticamente quello visto negli altri “Derby d’Italia” andati in scena in questa stagione. Juventus che in fase di non possesso palla aspetta la ripartenza giusta stando tutta rintanata nella propria metà campo, e con linee strette che trasformano il 3-5-1-1 di base in un 5-4-1 a testuggine. Sono i nerazzurri a fare la partita, creando e sprecando molto; ma il gol di Dimarco basta e avanza per volare alla finalissima di Coppa Italia.