Coppa Italia, l’Inter con Eriksen batte la Viola e completa il quadro delle semifinali: sfiderà il Napoli
E’ l’Inter l’ultima squadra a qualificarsi per le semifinali di Coppa Italia. Al Meazza, Fiorentina battuta 2-1 ed eliminata. Ora i nerazzurri di Antonio Conte se la vedranno con il Napoli di Gattuso; dall’altra parte del tabellone, Juventus-Milan. Ricordiamo che rispetto all’assurda formula andata in scena fino a questi quarti di finale, le due semifinali si decideranno con gare di andata e ritorno. A San Siro è Barella a castigare la Viola nella ripresa dopo che Caceres aveva pareggiato il vantaggio interista arrivato nel primo tempo grazie a un rigenerato Candreva. Splendido il gol vittoria firmato dall’ex centrocampista del Cagliari. Debutto in maglia nerazzurra per altri due calciatori ingaggiati dal club di Suning in questo calciomercato invernale: la talentuosa mezzala danese Eriksen (ottimo anche come trequartista) e l’esterno destro Moses, pupillo di Conte quando il tecnico salentino allenava il Chelsea. Buona conferma per l’altro acquisto Young che aveva già esordito con l’Inter.
Riflettori puntati su Eriksen. L’ex Tottenham lo aveva detto che aveva fretta; lo aveva detto che voleva portare gioia sulla sponda nerazzurra del Naviglio. Christian Eriksen è stato di parola: debutta dopo 66 minuti di gioco di Inter-Fiorentina e meno di un minuto dopo, esulta con Barella e compagni per il 2-1 decisivo. Il gol lo sigla il sardo, con un gran tiro al volo in drop dopo una ribattuta di testa di Milenkovic, ma le luci sono tutte accese su Eriksen. Per lui, tanti cori dagli spalti durante il riscaldamento e il boato più forte alla lettura delle formazioni. L’ex Spurs ringrazia alzando un braccio. Un tiro al 72’, poi, all’80’ un assist al bacio per Lautaro che segna ma è in fuorigioco e l’arbitro giustamente annulla. Lampi di Eriksen, rinforzo prezioso per Conte.
L’Inter, con questo successo interrompe la striscia di pareggi, ma, continua a non brillare. Fa fatica a segnare e soffre in difesa: il solito Handanovic sull’1-1 è strepitoso su Vlahovic. Impalpabile Sanchez nel ruolo di trequartista nel 3-4-1-2 sperimentato dall’allenatore nerazzurro. Un nuovo modulo studiato su misura per Eriksen. Prima sconfitta da tecnico della Viola per Iachini. La sua squadra col 3-5-2 gioca bene, spaventa l’Inter con la velocità di Chiesa e per gran parte del match chiude tutti gli spazi. Conte, stranamente molto tranquillo a bordo campo dopo la sceneggiata di domenica scorsa, studia la variante tattica di cui sopra e che servirà per il futuro. A fine partita però si lamenta ancora e dice: “Costretto al tridente a causa dei troppi infortuni”. Incorreggibile.