Coppe europee, la Uefa vuole il pubblico: obiettivo riapertura stadi
La Champions League ripartirà da Lisbona, sarà dunque la città portoghese ad ospitare la fase conclusiva della massima competizione europea.
Salvo clamorosi retroscena questa sarà la decisione che l’Uefa comunicherà al termine del meeting del prossimo 17 giugno. Ovviamente cambia tutto: eliminazione diretta con le “Final Eight”, gli stadi saranno il Da Luz e l’Alvalade, per quanto riguarda il periodo, 8-23 agosto.
Lisbona in testa. Come riportato nei giorni scorsi, Lisbona supera Madrid in virtù di una candidatura forte di requisiti più soddisfacenti dal punto di vista sicurezza e da quello logistico: il Portogallo non ha squadre in lotta per il trofeo, inoltre ha due stadi separati da pochi chilometri, con una situazione Coronavirus più sotto controllo rispetto ad altri Paesi europei. Per quanto riguarda Madrid, c’è il problema Bernabeu bloccato attualmente dai lavori di ristrutturazione.
Come un mondiale. Al momento le porte rimangono chiuse, mentre le gare saranno concentrate in due stadi della stessa città. Come sopra riportato, si dovrebbe partire l’8 e 9 agosto con due partite, con orari diversi, il sabato e altrettante la domenica. Questo per quanto riguarda le 4 gare che mancano per concludere il ritorno degli ottavi, inclusa Juventus-Lione. Dal 12 agosto le “Final Eight” ad eliminazione diretta. Il 23 la finale allo stadio Da Luz.
Europa League in attesa. Per quanto riguarda invece l’Europa League l’Uefa starebbe cercando una soluzione simile alla Champions: unico paese ospitante ed eliminazione diretta. Al momento è la Germania la candidata numero uno ad ospitare tutta la fase finale della competizione europea.
La Uefa vuole il pubblico. Come riporta questa mattina il Corriere dello sport, la Uefa starebbe spingendo per ottenere la riapertura degli stadi e consentire così alla gente di assistere agli eventi live come sempre. Mercoledì si decideranno le sedi ufficiali, intanto l’organo europeo sembra intenzionato a raggiungere il proprio obiettivo, ovvero tornare alla normalità assoluta, cosa esternata fin dall’inizio della pandemia.