Coronavirus, i medici della Serie A e l’Aic: “No agli allenamenti dei calciatori”
L’emergenza coronavirus continua a scuotere il calcio italiano. Si anima il dibattito allenamenti sì-allenamenti no. A tal proposito, venerdi in Lega c’è stato un duro scontro tra il patron della Lazio Claudio Lotito (favorevole) e Andrea Agnelli della Juventus (contrario). Ora scendono in campo i medici della Serie A, i quali con un comunicato chiariscono che non ci si può allenare adesso che l’allarme Covid-19 dilaga e che l’attività agonistica è sospesa.
Il testo integrale della nota. I medici scrivono: “In considerazione della grave evoluzione dell’infezione Covid 19 nel mondo, vista l’emergente diffusione dei contagi anche all’interno del calcio e del personale sanitario a esso dedicato e del progressivo aggravamento della situazione che sta coinvolgendo il Sistema sanitario nazionale, i medici della Serie A esprimono forte preoccupazione circa la tutela della salute dei propri tesserati qualora venissero ripresi a breve gli allenamenti e promosse altre attività di aggregazione. Pertanto, in modo unanime, i medici consigliano di non riprendere l’attività fino a netto miglioramento dell’emergenza Covid 19”.
Dura anche la nota dell’Assocalciatori. Le parole dell’Aic, il sindacato dei calciatori guidato da Damiano Tommasi, sono contenute in un comunicato in cui si legge: “Se i club convocano oggi in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa, incontrare persone, frequentare ambienti per ottenere un dato facilmente comunicabile per telefono, è un atto vergognosamente irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi necessari- È, inoltre offensivo nei confronti di quanti sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, che ci implorano di rimanere a casa”.