Coronavirus, la Fifa detta le linee guida per calcio e calciomercato
La Fifa cerca di guidare il calcio nell’era del coronavirus. La prima grande indicazione arriva proprio sulla data dell’eventuale inizio. La Fifa non solo non indicherà mai una data alle singole federazioni, ma indica nella pubblica sicurezza di ogni paese l’unica regola da seguire. Poi fissa un principio: il covid-19 è una causa di forza maggiore, e come tale verrà trattata in ogni contenzioso di fronte alla Fifa.
Sulle date dei contratti e dei trasferimenti (sia per quanto riguarda la scadenza che il nuovo inizio) possono essere posticipate senza alcun problema, a discrezione della federazione. Quindi, salvo diversi accordi fra le parti, anche i prestiti avranno una nuova data di scadenza e quindi il calciatore potrà continuare a giocare nella squadra con cui ha iniziato la stagione per garantire la salvaguardia del campionato.
Per quanto riguarda il salario dei giocatori, visto che il coronavirus è causa di forza maggiore, sia le società in difficoltà che i dipendenti non hanno responsabilità dirette, secondo la FIFA. Che come prima raccomandazione invita a evitare situazioni inique e contenziosi ed eventualmente affidarsi a organi superpartes.
Ma nello specifico la Task Force suggerisce di concordare il rinvio del pagamento e/o la riduzione del salario per una percentuale ragionevole, nel periodo in cui non si gioca. Ed è molto probabile che sia stilata una sorta di guida per le varie Federazioni su come potersi orientare. In più la Fifa metterà a disposizione il FIFA Found per contrastare le problematiche economiche nate a causa del virus.
Le date del mercato potranno essere cambiate, in autonomia, da ogni federazione. Inoltre, sempre a discrezione di ogni associazione, il mercato potrà durare anche di più delle canoniche 12 settimane attuali, fino a un massimo di 16. E questi cambiamenti possono essere modificati o tramite TMS o anche manualmente.