Euro 2020: Italia ai quarti con sofferenza ai supplementari, avanza la Danimarca
L’Italia è ai quarti di finale di Euro 2020: ma quanta fatica e quanta sofferenza. A Wembley, Austria piegata 2-1 solo ai tempi supplementari e dopo un gol e un rigore cancellati ai nostri avversari dal Var per fuorigioco. D’altronde, lo sapevamo e lo avevamo scritto: dagli ottavi inizia tutto un altro torneo rispetto alla fase a gironi; peraltro, senza più la comfort zone dello stadio Olimpico di Roma e in partite da dentro o fuori. Aggiungiamo che la nostra Nazionale, tranne alcune eccezioni, è formata da calciatori che fin qui in carriera hanno vinto poco o nulla. Quindi, non hanno l’esperienza giusta per affrontare certe sfide a eliminazione diretta, soprattutto a questi livelli internazionali.
ItalMancini involuta. Rispetto a Turchia, Svizzera e Galles si è alzata l’asticella della difficoltà e gli azzurri hanno pagato dazio. Non è stata la spumeggiante Italia vista fino alla vigilia di questa sfida. Nel primo tempo, la squadra di Roberto Mancini ha fatto la partita andando vicina al vantaggio con Barella e Immobile. Nella ripresa, l’Austria ha giocato meglio e l’Italia non è mai stata pericolosa. Complessivamente, gli austriaci hanno sovrastato Bonucci e compagni sul piano fisico-atletico. Bravo il ct Franco Foda a soffocare le nostre fonti di gioco: Jorginho, Verratti e Barella. Cancellati anche gli esterni d’attacco Berardi e Insigne.
Decisivi i cambi del Mancio. Proprio Chiesa e Pessina, subentrati rispettivamente a Berardi e Barella, hanno firmato questa preziosa vittoria nel primo tempo supplementare. Forse, il ct ha anche aspettato troppo prima di cambiare qualcosa. La rete di Kalajdzic al 114′, fortunatamente, ha prodotto soltanto molta ansia nei minuti finali dei due overtime. Di padre in figlio: Enrico Chiesa con la maglia azzurra nel giugno del 1996, segnò alla Repubblica Ceca durante gli Europei che si svolsero in Inghilterra; 25 anni dopo, Federico Chiesa spiana la strada verso i quarti di Euro 2020. Bravissimo ancora una volta Matteo Pessina che ha nuovamente risposto presente all’appello bissando il gol segnato al Galles. Prossima tappa: venerdì 2 luglio a Monaco di Baviera contro la vincente della partita Belgio-Portogallo. Al termine della gara, la Uefa ha eletto “man of the match” Leonardo Spinazzola: è la seconda volta che accade dopo Italia-Turchia.
Danish Dynamite. Questa Danimarca ricorda molto quella che nel 1992 fu ripescata per disputare gli Europei in Svezia al posto della Jugoslavia, visto che purtroppo erano esplose le terribili guerre balcaniche. I danesi, richiamati dalle vacanze, trionfarono contro ogni pronostico. Ci sono analogie con la Danimarca di oggi: all’inferno e ritorno è il caso di scrivere. Sì, perché dopo il dramma Eriksen la nazionale nordica si è qualificata come seconda del girone con soli 3 punti vincendo 4-1 contro la Russia dopo aver perso le prime due gare contro Finlandia e Belgio. Sembrava destinata a tornare a casa in anticipo, e invece la Danimarca non solo si è qualificata agli ottavi grazie alla differenza reti, ma, ora è ai quarti dopo aver rifilato un 4-0 al Galles. Una bella favola.