Euro 2020: Italia sul tetto d’Europa. Inghilterra battuta ai calci di rigore
Mentre scriviamo sentiamo ancora la gioia degli italiani in ogni angolo del Paese tra cortei e caroselli di auto. L’Italia è campione d’Europa 53 anni dopo il trionfo di Roma 1968. E lo fa nel modo migliore: andando a vincere a Wembley in casa dell’Inghilterra, davanti a 65mila spettatori (di cui il 90% inglesi), alla regina Elisabetta (anche se non è andata allo stadio) e al primo ministro Boris Johnson presente nell’impianto di Londra. Esulta invece il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tempi regolamentari e supplementari sono terminati 1-1 per effetto delle reti di Shaw dopo soli 2 minuti e di Bonucci al 67′.
Come contro la Spagna in semifinale, sono stati decisivi ancora una volta i calci di rigore: 3-2 per gli azzurri per un complessivo 4-3 che ci fa toccare il cielo con un dito. In occasione dei tiri dal dischetto, straordinario ancora una volta Gigio Donnarumma: a oggi uno dei portieri più forti del mondo. E dire che il commissario tecnico dell’Inghilterra aveva fatto dei cambi mirati, facendo entrare giocatori teoricamente rigoristi. Applausi a tutti. Soprattutto al bel gruppo azzurro creato da un grande allenatore come il Mancio. Sembra lontanissimo quell’Italia-Svezia del novembre 2017 che sancì la nostra clamorosa esclusione dai Mondiali di Russia 2018. Il disastro firmato “Ace” Ventura.
Le scelte dei due tecnici. Sul fronte formazioni, Roberto Mancini conferma il 4-3-3 titolare contro la Spagna dall’inizio. Mentre, il ct inglese Southgare rilancia l’esterno Trippier tornando alla difesa a 3. Una scelta che almeno nel primo tempo premia la compagine britannica. Nella ripresa, tutta un’altra storia con la nostra Nazionale che pareggia da padrona del campo. Il palleggio azzurro manda in crisi Kane e compagni, ma, manca la stoccata decisiva. Così per decidere l’esito di Euro 2020 sono necessari overtime e rigori. Le immagini più belle: l’abbraccio finale tra Mancini e Vialli, fratelli da sempre e la gioia di Spinazzola presente con tutte le stampelle dopo il grave infortunio al tendine d’Achille e premiato con la medaglia d’oro.
Follia inglese prima del match. Alcuni esagitati, ubriachi e senza biglietto hanno provato a forzare i blocchi lanciando lattine, fumogeni e coni segnaletici, oltre a scandire cori minacciosi contro i tifosi italiani. E’ stato necessario l’intervento della sicurezza per riportare la situazione sotto controllo: ci sono stati anche scontri tra i poliziotti e gli ultras. Al termine dei tiri dal dischetto è andata in scena tutta la rabbia britannica: calciatori che disprezzano le medaglie d’argento e che non assistono al momento in cui capitan Chiellini alza la coppa d’Europa al cielo. Per la serie, e nun ce vonno stà!
Conclusioni. Prima e unica edizione di un Europeo itinerante, voluto anni fa dall’ex presidente dell’Uefa Michel Platini. Diciamo che questa anomala formula per una serie di motivi non è piaciuta; singolare la “Final Four” in Inghilterra, un bel vantaggio per i britannici. Ma non è bastato a coloro che si credono i più forti ma che a livello di Nazionale hanno vinto solo un Mondiale nel lontano 1966; peraltro con un gol fantasma ai danni della Germania Ovest. Non ci mancheranno le polemiche sul “Black Lives Matter” e sulle leggi anti-Lgbt volute dall’Ungheria di Orban. In semifinale sono arrivate le quattro squadre che hanno meritato di più. Delusione anticipata per la Spagna di Luis Enrique e per la bella Danimarca quasi in versione Danish Dynamite. Grande amarezza per l’Inghilterra e festa strameritata per l’Italia e gli italiani.