Euro 2024: Inghilterra predestinata, elimina l’Olanda e vola in finale
Spagna permettendo, sembra proprio essere l’Europeo dell’Inghilterra che non conquista un trofeo internazionale dal 1966 quando in casa vinse il Mondiale. Quello a oggi resta l’unico trionfo per gli inventori del calcio, coloro che si considerano “i maestri” di questo sport. Sorvoliamo sul fatto che quei Mondiali, nella finalissima di Wembley contro l’allora Germania Ovest, gli inglesi li vinsero anche grazie a una clamorosa svista arbitrale e a quello che una volta era chiamato “gol fantasma”. Infatti, nei tempi supplementari, in occasione della rete del 3-2 di Hurst, la palla non era entrata. Geoff Hurst, eroe dei sudditi di Sua maestà, segnò anche il definitivo 4-2 dopo che nei tempi regolamentari aveva pareggiato il vantaggio tedesco con Haller. Insomma, una fantastica tripletta per lui.
Perchè sembra che gli astri si siano allineati in favore dell’Inghilterra? Semplicemente perchè fino a oggi la compagine britannica ha raggiunto la finalissima solo con molta fortuna e senza mai giocare bene. Negli ottavi, sotto 0-1 contro la Slovacchia, arrivarono le reti di Kane al 91′ e di Bellingham (meravigliosa rovesciata) nei supplementari. Nei quarti, sempre sotto per 0-1 contro la Svizzera, fu Saka a rimettere in carreggiata la Nazionale dei Tre Leoni a pochi minuti dal termine prima della lotteria dei calci di rigore. In semifinale, a Dortmund, altro clamoroso ribaltone, stavolta ai danni della bella Olanda di “Rambo” Koeman passata in vantaggio al 7′ con Xavi Simons. A seguire: pari di Harry Kane dal dischetto e rete della vittoria al 91′ con il 28enne attaccante dell’Aston Villa Ollie Watkins entrato dalla panchina.
Berlino, domenica 14 luglio ore 21: la finalissima di Euro 2024 Spagna-Inghilterra. E così gli inglesi proveranno il secondo assalto consecutivo a un Europeo: nel 2021 furono battuti in finale a Wembley dall’ItalMancini che trionfò ai calci di rigore dopo l’1-1 di tempi regolamentari e overtime. Il racconto dei due gol maturati nella prima frazione di gioco: dopo 7 minuti, Xavi Simons ruba palla a un ingenuo Rice, punta verso la porta avversaria e fa partire un destro fulminante che si infila all’incrocio dei pali della porta difesa da Pickford. Un vero e proprio eurogol. Successivamente, duro contrasto in area olandese con Dumfries che atterra Kane. L’arbitro Zwayer fa segno di proseguire, ma il Var lo richiama al monitor. Dopo la revisione, il fischietto tedesco assegna il penalty all’Inghilterra. Harry Kane trasforma per l’1-1.
La ripresa e il colpaccio britannico. In un secondo tempo soporifero, ai limiti del noioso, il ct Southgate toglie Kane e Foden (tra i migliori fino a quel momento) per giocarsi le carte Palmer e Watkins: autentiche mosse azzardate ma vincenti, visto che al 91′ sono proprio loro due a confezionare il gol che fa volare l’Inghilterra alla finalissima. Altro palese segno del destino. La dinamica dell’azione decisiva: assist dell’attaccante del Chelsea e splendido destro a incrociare del calciatore dell’Aston Villa che non lascia scampo al portiere Verbruggen. Sul taccuino, anche un legno per parte: traversa dell’interista Dumfries e palo di Foden. Chiudiamo tornando all’uomo copertina: Ollie Watkins da Newton Abbot. Attaccante del 1995, fino al 2020 in Championship (la Serie B inglese) con il Brentford, poi solo Aston Villa. Quest’anno, l’ottimo tecnico spagnolo Unai Emery lo ha migliorato. Nell’ultima stagione per Watkins: 19 gol in Premier e 8 in Conference League, prima di questa rete indimenticabile e storica per lui e per l’Inghilterra.