Europei di atletica: Tecuceanu e Dosso bronzo negli 800 metri maschili e nei 100 femminili

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Altre due medaglie italiane nei Campionati Europei di atletica di Roma. Sono due bronzi e li hanno conquistati Catalin Tecuceanu e Zaynab Dosso. Il primo finisce i suoi 800 metri nel tempo di 1’45″40, mentre la seconda ferma il cronometro a 11″03, dopo aver già corso nella semifinale sempre in serata in 11″01, che rappresenta il suo nuovo record italiano.

A Catalin Tecuceanu, mezzofondista azzurro, il risultato potrebbe stare un po’ stretto visto che si presentava alla massima manifestazione continentale con la miglior prestazione stagionale europea dell’anno, ma il piazzamento è comunque prestigioso è potrebbe rappresentare per lui il definitivo trampolino di lancio internazionale, nella gara vinta dal francese Gabriel Tual in 1’44″87 davanti allo spagnolo Mohamed Attaoui con 1’45″20.

“Ce l’abbiamo fatta – ha dichiarato Tecuceanu – il primo traguardo era prendere una medaglia internazionale. Volevo quella più bella ma va benissimo così. Siamo sulla strada giusta per fare grandi cose. Ho cercato di correre con intelligenza, anche alla luce di un riscaldamento in cui non mi sono sentito nel migliore dei modi. Per me è un grandissimo risultato, ha un enorme valore, anche se vorrei raggiungerne ovviamente ancora altri: ora pensiamo a Parigi. È una medaglia dedicata a tutti quanti mi hanno sostenuto, in particolare al mio fratellino, alla mia famiglia e a tutti gli allenatori che nel corso degli anni mi hanno seguito”.

Per Zaynab Dosso le aspettative della vigilia erano orientate verso un podio che c’è stato, lo stesso già conquistato a Glasgow sui 60 metri indoor dei campionati del mondo, ma lottando sino alla fine quantomeno anche per l’argento perso per pochissimi millesimi ad opera della polacca Ewa Swoboda, mentre la vittoria è andata alla britannica Dina Asher Smith con 10″99. Per la velocista italiana, oltretutto, anche la grande soddisfazione di aver ulteriormente abbassato il proprio record nazionale in semifinale avvicinandosi ulteriormente alla barriera degli undici netti.

“Sono contentissima come e forse più di Glasgow: è un segnale che sono sulla strada buona per i Giochi di Parigi. Sono veramente felice di come ho gestito l’80 per cento della gara: so che ci sono ancora ‘tessere’ del puzzle da mettere assieme e che ci sono ancora tanti margini di miglioramento. Ho fame di medaglie, ma anche tutta l’Italia è affamata di grandi risultati”. Così Dosso al termine della gara.