Europei di calcio, Italia-Svizzera apre gli ottavi. Spalletti: “Alziamo il livello!”
Il ct azzurro è carico e carica il gruppo in vista di Italia-Svizzera valida per gli ottavi di finale di Euro 2024. Sarà proprio la sfida in programma a Berlino alle 18 di sabato 29 giugno, ad aprire il quadro della fase a eliminazione diretta. Luciano Spalletti nella tradizionale conferenza stampa della vigilia non ha fatto pretattica e in merito alla formazione titolare ha detto: “Bastoni? Ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo perché oggi ha fatto quasi tutto con i compagni anche se è ancora da monitorare. Calafiori squalificato? Al suo posto giocherà Mancini, un destro a destra e un mancino a sinistra, Bastoni, come coppia centrale. Dimarco? Lui purtroppo non è recuperabile per la gara contro gli elvetici. Giocheremo con qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro perché dovremo essere più offensivi dell’ultima partita, creare di più. Fagioli titolare? Ai giovani che spingono bisogna creare lo spazio che meritano. Attraverso la sua naturalezza e la sua tranquillità nel ruolo può essere utile. Bisogna solo avere il coraggio di dargli lo spazio che merita”. Tutto lascia intendere che Fagioli contro gli svizzeri partirà titolare.
L’avversario. L’analisi di Spalletti sulla Svizzera è stata semplice: “La Svizzera ha questo blocco squadra compatto e, anche se riparti, è difficile trovarli lunghi e distanti tra i vari reparti. Stanno alti e magari c’è possibilità di andare dietro la loro linea con il lancio lungo perché stanno corti. Hanno aggressioni feroci e se non sei pronto, diventa difficile ragionare appena hai la palla tra i piedi. Yakin è bravo e mette bene in campo la sua formazione. Che qualità ha la Svizzera lo ha mostrato contro la Germania: ha giocatori del livello di Xhaka e altri”.
Capitolo centravanti. In particolare su Scamacca il ct ha spiegato: “Se mi aspetto domani la sua esplosione? Lui è un giocatore chiaro e gol lo può fare in qualsiasi momento. Ha quell’estro e quei guizzi che ti sbranano in quell’attimo lì. Fa più fatica a stare dentro il gioco della squadra per cui io l’ho chiamato pigro, ne abbiamo parlato e lui si è divertito di questo. Quando non si ha palla, lui deve stare sempre ‘acceso’, non spegnersi e poi ‘riaccendersi’. Questo lo penalizza, ma Scamacca i gol li può fare sempre perché un tiro come il suo faccio fatica a trovarlo in un altro calciatore che ho allenato finora. Gioca domani? E’ l’unico dubbio che ho. Comunque Scamacca e Retegui giocheranno una parte di gara ciascuno”.
Orgoglio Nazionale. La fiducia comunque a Spalletti non manca e infatti sottolinea: “Questa qualificazione la sentivamo parecchio perché il sorteggio è stato difficile: i calciatori l’hanno subita come l’ho subita io. Ora mi aspetto di vederli più sciolti. Ora non si può fare calcoli, valutazioni che ti condizionano. Ora conta lo scontro diretto. Agire. Al turno successivo ci si va solo se vinciamo questa partita. Non mi sono piaciuti i primi minuti delle ultime due partite contro Spagna e Croazia e dobbiamo essere equilibrati come nella seconda parte della ripresa contro la Croazia, quando non abbiamo sofferto quasi niente. E fino all’ultimo secondo siamo stati lì con la testa a provarci.
L’analisi da commissario tecnico. Spalletti poi ha evidenziato le lacune azzurre dicendo: “Il principale problema che abbiamo avuto finora? Non siamo stati capaci di mantenere il nostro livello di calcio o comunque non lo abbiamo mantenuto per un tempo sufficiente ad avere ambizioni. Da ora in poi non ci possiamo permettere di avere quei cali di tensione accusati contro la Spagna e la Croazia. Il fatto di essere dentro il cuore della competizione ti dà quel livello da esibire per forza. Come personalità mi aspetto qualcosa di più di quello che abbiamo mostrato finora”.
Prospettiva tempi supplementari e calci di rigore. Spalletti ha concluso parlando di un eventuale epilogo del match con overtime e tiri dal dischetto: “Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione. Quando capita. E noi i rigori li abbiamo fatti battere a tutti, però non è una soluzione ideale se si prova troppi rigori e se li battono tutti bene. Quelli battuti a fine allenamento li segnavano tutti in questi giorni, ma bisogna creare la situazione di pressione come durante la partita. C’è bisogno di creare uno spessore di personalità. Noi faremo di tutto per vincere la partita sapendo che di fronte avremo un cliente difficilissimo”. Italia-Svizzera sarà arbitrata dal polacco Marciniak.