Europei U19: l’Italia batte il Portogallo ed è campione d’Europa
Finalmente un titolo per l’Italia del calcio. Dopo aver perso tre finali di coppe europee con le squadre di club, una semifinale di Nations League, la finale del Mondiale Under 20 e dopo la brutta figura all’Europeo Under 21, finalmente una gioia per gli azzurri del pallone. La Nazionale Under 19, infatti, si laurea campione d’Europa battendo 1-0 il Portogallo nella finalissima degli Europei di categoria a Malta. Decisivo un colpo di testa di Kayode al 19′. E dire che i lusitani nel girone avevano travolto per 5-1 la compagine del commissario tecnico Alberto Bollini.
Il match. Gli azzurrini hanno interpretato la sfida in modo perfetto: ottimo approccio alla gara e primo tempo dominato, seconda frazione di gioco ordinata con inevitabile sofferenza. Ma la difesa ha retto bene l’urto degli assalti portoghesi portando a casa la coppa. Una coppa che torna così in Italia a distanza di 20 anni. L’ultimo trionfo risaliva al 2003 e quella era l’Italia guidata da mister Paolo Berrettini e che sfornò grandi giocatori come Giorgio Chiellini, Alberto Aquilani e Paolo Pazzini. Strana coincidenza: ieri come oggi, quella volta i lusitani furono sconfitti nella finale di Vaduz in Liechtenstein.
Un trionfo arrivato dopo tante delusioni. Infatti, l’Italia Under 19 è passata attraverso le sconfitte contro Germania (2008), Francia (2016) e Portogallo (2018). Fatto curioso: la striscia negativa è stata interrotta con forza da un gruppo che alla fase finale ha addirittura rischiato di non arrivarci. Poi, però, una volta ritrovatosi nel girone maltese, è diventato squadra; una squadra vincente. Bollini ha deciso di non stravolgere la formazione che aveva battuto la Spagna in semifinale.
Le scelte del c.t. contro il Portogallo. Difesa con i cugini Dellavalle in mezzo, Ndour (al rientro dalla squalifica) al posto di Pisilli in un centrocampo con Hasa mezzala e Kayode esterno nel tridente d’attacco. Il piano tattico azzurro ha funzionato bene fin da subito visto che i lusitani a metà primo tempo si sono ritrovati sotto di un gol e con due ammoniti per falli commessi dopo aver perso palla. Hasa è stato letteralmente illeggibile nei suoi movimenti per i nostri avversari. E dietro l’Italia ha retto bene nonostante avesse davanti una macchina da gol: 14 reti in 5 gare. Dunque, finalmente, dopo tante amarezze una gioia azzurra.