Formula 1, GP di Spagna: solito dominio della Mercedes e di Lewis Hamilton. Ferrari: un altro disastro
Mercedes semplicemente perfetta, Lewis Hamilton incontenibile. Con questo mix non c’è trippa per gatti per le altre scuderie e gli altri piloti.
Sul circuito di Montmelò, il GP di Spagna è stato letteralmente dominato dal driver inglese che ha raggiunto quota 88 vittorie in carriera, sempre più vicino dunque alle 91 di Michael Schumacher.
Lewis da record. Numeri sempre più stellari per un pilota che stavolta, in una gara di gestione delle gomme, ha risposto alla grande a un sempre positivo Max Verstappen, l’unico che con la sua Red Bull attualmente è in grado di infastidire le “Frecce Nere” di Stoccarda.
La gara. Dopo il successo dell’olandesino a Silverstone, stavolta problemi di gestione gomma per la Mercedes non ce ne sono stati. Ma serve stare davanti, e mentre Bottas si è fatto sorprendere al via, passato da Verstappen e Stroll, Hamilton è stato perfetto fin dallo scatto dalla pole, gestendo gli pneumatici supportato da una macchina che ora dovrà più che altro difendersi dalla direttiva tecnica della Fia, che da Spa in Belgio imporrà a tutti una mappatura del motore unica.
Vedremo se questo fatto avrà un impatto sulla superiorità della casa tedesca sempre più netta. Che altro si può dire di una corsa in cui dal quarto pilota in giù (Lance Stroll), sono finiti tutti doppiati? Dopo Mercedes e Red Bull la terza forza a oggi è la Racing Point (cuginetta della Mercedes) che ha piazzato il pilota canadese ai piedi del podio e Sergio Perez quinto davanti al futuro ferrarista Carlos Sainz, che con la McLaren ci teneva a centrare un buon risultato sulla pista di casa.
Altra pagina triste per la Ferrari. Sebastian Vettel ha chiuso in zona punti (7°), ma doppiato. Charles Leclerc ha fatto addirittura peggio costretto al ritiro per un problema elettrico che gli ha spento la macchina poco prima del rettilineo d’arrivo al 41° giro. Il monegasco l’ha riaccesa per poi proseguire fino ai box per il ritiro. C’è tanto lavoro da fare, molta strada da percorrere.
Ma c’è anche da ritrovare la serenità in casa del Cavallino Rampante. Quella serenità che un episodio via radio tra Seb e il muretto ha fatto intendere non esserci. Il pilota tedesco ha chiesto istruzioni sul da farsi, nel dubbio tra l’effettuare una seconda sosta o andare fino alla fine. Ha stampato tre giri veloci, evidentemente nell’imminenza di una fermata, ma poi via radio gli è stato proposto di continuare fino alla fine. Seb ha risposto a muso duro: “Ma era quello che vi avevo chiesto prima!”.
Seb arrabbiato perché, spingendo, aveva consumato le coperture più del normale, senza potersi più difendere dagli avversari. Incomprensioni, esitazioni, nervi tesi. Nel confronto contro avversari fortissimi, sono altri punti deboli che si aggiungono al difetto principale, la mancanza di velocità della SF1000. Ora un po’ di riposo per il “Circus”. Si riparte il 30 con il Gran Premio del Belgio a Spa.