GP Shanghai: prima pole per Piastri, Ferrari in terza fila. Hamilton trionfa nella Sprint

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Prima pole position in carriera con tanto di record della pista per Oscar Piastri a Shanghai: l’australiano della McLaren precede Russell, Norris e Verstappen. La Ferrari è in terza fila, con Hamilton 5° e Leclerc 6°. Primo Q3 conquistato da Antonelli, che è 8°. Incubo per Liam Lawson che con la seconda Red Bull è ancora clamorosamente ultimo. Il GP di Cina è in programma domani alle 8.

Lewis Hamilton ha trionfato dalla pole position nella Sprint di Shanghai vincendo la sua prima gara al volante della Ferrari. Il britannico domina la gara breve, lasciandosi alle spalle la McLaren di Oscar Piastri e la Red Bull di Max Verstappen. Quarto Russell, che precede Leclerc. Settimo Kimi Antonelli, davanti alla McLaren di Lando Norris.

Hamilton ha gestito un momento di difficoltà-gomme nei giri centrali nei confronti del quattro volte campione del mondo olandese che era partito al suo fianco della prima fila ma a tre passaggi dal termine ha subito il sorpasso per il secondo gradino del podio da parte di Oscar Piastri. Fondamentale per la vittoria di Hamilton la possibilità già guadagnata con la mini-pole di ieri, di viaggiare davanti a tutti in aria pulita, limitando l’usura degli pneumatici e costringendo prima Verstappen e poi Piastri a rovinare gli pneumatici nel suo inseguimento in condizioni appunto di aria sporca su un asfalto ad altissimo grip.

Hamilton: “Potevo essere un paio di decimi più avanti, ma ho faticato a trovare il bilanciamento della vettura. Gli altri sono migliorati, noi abbiamo fatto qualche aggiustamento alla vettura e abbiamo patito con il sovrasterzo. La prima gara era stata difficile. Ho sentito che tanta gente ha sottovalutato quanto sia complesso arrivare in un nuovo team, ambientarsi, comprendersi a vicenda, imparare le comunicazioni. C’è stata un’incredibile quantità di critiche e di persone che hanno blaterato a vanvera che non hanno esperienza di tutto questo. È stato fantastico qui sentirmi più a mio agio nella macchina come a Melbourne non era successo, sul pezzo sin dal primo giro, grazie al gran lavoro con ingegneri e meccanici per ottimizzare la vettura”.