Il Napoli è campione d’Italia! L’aritmetica del titolo arriva a Udine
Adesso c’è anche l’aritmetica: il Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia. Dopo gli scudetti del 1987 e del 1990 firmati Maradona, ecco il tris nel 2023 a ben 33 anni di distanza dall’ultimo titolo. La festa iniziata in tono minore da tempo, adesso è letteralmente esplosa. Il punto decisivo arriva a Udine contro una compagine friulana che ha reso la vita difficile ai partenopei. Udinese in vantaggio dopo appena 13 minuti con Lovric.
Per il Napoli e i milioni di napoletani si profila la delusione dell’ennesimo rinvio della gioia sfrenata. Ma nella ripresa a pareggiare ci pensa l’uomo-simbolo di questo trionfo: il nigeriano Victor Osimhen, capocannoniere della Serie A con 22 gol. Alla Dacia Arena finisce 1-1 e la festa può partire a Napoli, in Campania e un po’ in tutta Italia. Azzurri campioni con 5 giornate d’anticipo. Nell’altro posticipo valido per la 33esima giornata andata in scena nel turno infrasettimanale, Empoli-Bologna 3-1. Vittoria decisiva per la salvezza dei toscani che si portano a +8 sulle terzultime.
Napoli, un trionfo annunciato già prima della sosta per i Mondiali in Qatar. Una cavalcata trionfale quella del Napoli, cominciata ad agosto in questo stranissimo campionato, condizionato dal Mondiale d’inverno e dal continuo “ciapa no” di Milan, Juventus, Inter, Roma, Lazio e Atalanta: tutte “difettose”, “imperfette”. La conferma sta nel vuoto fatto dal Napoli già alla fine del girone d’andata. Aurelio De Laurentiis come il mitico Corrado Ferlaino. Luciano Spalletti come Ottavio Bianchi e Albertino Bigon. Sono soprattutto il presidente e l’allenatore i due grandi protagonisti di questo terzo scudetto del Napoli.
A loro aggiungiamo l’ottimo lavoro svolto sul mercato dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli. L’esplosività di Osimhen e Kvara hanno fatto il resto, insieme a tutti gli altri componenti di una rosa profonda e ben assortita. Dopo la rivoluzione praticata l’estate scorsa dalla dirigenza partenopea, nessuno ai blocchi di partenza dava il Napoli tra le candidate allo scudetto. Le partenze di Insigne, Koulibaly e Fabian Ruiz lasciavano presagire un ridimensionamento degli Azzurri.
E invece, l’ottimo lavoro di Giuntoli & Co e di Spalletti ha prodotto un’autentica macchina da guerra capace di dominare in Italia e in Europa, fino all’inciampo nei quarti di finale di Champions League contro il blasone europeo del Milan. Questo scudetto è sicuramente tra i più meritati nella storia della Serie A: Napoli al comando dall’inizio alla fine. Napoli in testa per distacco, da capolista assoluta. E questo scudetto ha anche un altro record: è il primo vinto dai partenopei senza quel fenomeno di Diego Armando Maradona. Questo scudetto è storia.