Calcio, il Parma in isolamento: membro del gruppo squadra positivo al coronavirus
È un tesserato del Parma il primo positivo della Serie A dopo la ripresa del campionato. La notizia è stata data dallo stesso club crociato in un comunicato ufficiale, che ha specificato che non si tratta di un calciatore. Come previsto dunque la squadra andrà in isolamento a Collecchio, continuando ad effettuare test, ma potrà proseguire regolarmente il campionato, a partire dalla gara di domani con il Bologna.
Non è solamente la Serie A italiana a dover fare i conti con il coronavirus. In Svizzera la positività al Covid-19 di Mirlind Kryeziu non è infatti un caso isolato. I controlli effettuati dallo Zurigo hanno evidenziato altri contagi tra i giocatori. Il club al momento non ha specificato il numero di calciatori risultati positivi ai test, ma ha annunciato che “tutti i tesserati sono stati posti in isolamento domestico”. Una situazione che mette a serio rischio il regolare svolgimento del campionato svizzero. Il campionato elvetico era stato uno dei primi ad essere sospeso dalla Federazione all’inizio della pandemia.
In Francia, e nel calcio transalpino, invece, si cerca la normalità dopo che tutti i campionati sono stati dichiarati conclusi, con assegnazioni di titoli, retrocessioni e promozioni. Domani a Le Havre, il Paris St. Germain, rivale dell’Atalanta in Champions League, affronterà la squadra locale, che milita nella Ligue 2. Per questo match amichevole sono stati messi in vendita 4.500 biglietti, il massimo consentito e quasi un quinto della capienza di uno stadio, l’Oceane, che ne può contenere 25.178, che sono andati esauriti in una decina di minuti.
In Germania, invece, l’Union Berlino si è offerto di organizzare test per il coronavirus gratuiti per oltre 20.000 tifosi nell’ambito di un piano per la riapertura degli stadi a settembre. Ogni persona deve risultare negativa al virus entro 24 ore dal calcio d’inizio di una partita. L’Union vuole attuare il piano in tempo per la prima partita casalinga della nuova stagione, che potrebbe essere già il 18 settembre. Il governo della città di Berlino per il momento ha vietato le riunioni di massa fino al 24 ottobre, di fatto impedendo l’accesso agli stadi in occasione delle partite.