Il punto sul campionato: vincono le prime tre della classe e la lotta scudetto resta avvincente
Juventus 54 punti, Inter 51, Lazio 49. Tre squadre trascinate dai loro bomber: Cristiano Ronaldo (19 reti e a segno da 9 partite consecutive), Lukaku (16 gol) e Ciro Immobile (capocannoniere con ben 25 centri in 21 gare; potenzialmente l’attaccante laziale può superare quota 40 frantumando il record di Higuain). Questo dice il campionato dopo la 22° giornata. Ma attenzione perché la classifica mercoledì prossimo potrebbe cambiare visto che la bella Lazio di Simone Inzaghi (con l’Atalanta la compagine che esprime il miglior calcio), vincendo il recupero contro il Verona scavalcherebbe i nerazzurri, prendendosi il secondo posto e portandosi a due soli punti dalla capolista Juve. Attenzione dunque a questa Lazio che non ha più impegni infrasettimanali essendo stata eliminata sia in Coppa Italia che in Europa League.
Lunch match all’insegna di Madama, CR7 e polemiche. Nell’anticipo dell’ora di pranzo, la Juventus all’Allianz Stadium batte 3-0 la Fiorentina con doppietta di Cristiano Ronaldo su rigore e gol di De Ligt. E al termine del match va in scena la furia di Commisso: “Sono disgustato, partita decisa dall’arbitro”. Il patron italo-americano della Viola aggiunge: “I Bianconeri sono fortissimi, lasciate che vincano senza queste porcherie”. Il punteggio finale però non deve ingannare, perchè la squadra di Sarri continua a non brillare e perchè i gigliati di Iachini disputano un buon match.
Udinese-Inter 0-2. Alla Dacia Arena è nuovamente decisivo Lukaku, autore delle due reti (la seconda su rigore). Ma nella ripresa indirizzano l’incontro in favore dei nerazzurri gli ingressi di Brozovic e dell’ex friulano Sanchez (il cileno si procura il rigore del raddoppio), al posto degli spenti Eriksen ed Esposito. Tante, troppe difficoltà per i ragazzi di Antonio Conte: per più di un’ora, infatti, l’Udinese imbriglia la manovra interista e stravince i duelli fisici. Per Lukaku, quinta doppietta in Serie A.
Lazio scatenata: rifila una cinquina alla Spal e continua la sua corsa scudetto. All’Olimpico finisce 5-1 con doppiette di Ciro Immobile e di Caicedo. Quest’ultimo, tanto bistrattato un po’ di tempo fa, si conferma una delle carte vincenti di “Inzaghino”. Il pokerissimo è completato dal 20enne attaccante nigeriano naturalizzato olandese Bobby Adekanye. Di Missiroli la rete della bandiera spallina. I ferraresi restano così all’ultimo posto in classifica con il Brescia, a quota 15 punti.
Le altre gare della domenica: frenano Dea e Diavolo. L’Atalanta frena in casa contro il Genoa che a Bergamo strappa un prezioso pareggio salvezza: finisce 2-2 con reti nerazzurre di Toloi e Ilicic. Per i grifoni liguri segnano Criscito e Sanabria. Il punto consente comunque alla Dea di agganciare la Roma al quarto posto. Rallenta anche il Milan che al Meazza non va oltre l’1-1 contro il Verona: vantaggio scaligero con Faraoni, pareggia Chalanoglu. Alla luce dell’assenza di Ibrahimovic è il caso di dire: no Ibra, no party. Senza Zlatan i rossoneri tornano piccoli piccoli. Unica nota lieta: l’esordio del 18enne Daniel Maldini, centrocampista figlio di Paolo e nipote di Cesare. La dinastia Maldini in rossonero dunque prosegue.
A Lecce, nuovo crollo del Torino e Cairo esonera Mazzarri. Primo acuto interno per i salentini e tre punti importanti per la salvezza. Per i granata, invece, dopo lo 0-7 con l’Atalanta ecco lo 0-4 del Via del Mare. Evidentemente, la squadra non segue più l’allenatore. Per la successione si fanno i nomi di Moreno Longo e Gianni De Biasi. Tutto questo in attesa del “Monday Night” Sampdoria-Napoli.