Il SuperG di Val d’Isère si tinge d’azzurro: successo per Federica Brignone, terza Goggia
Il SuperG di Val d’Isère si tinge d’azzurro grazie al successo di Federica Brignone nella Coppa del Mondo di sci alpino femminile. Per lei si tratta della vittoria n. 24, la seconda della stagione. La ‘tigre’ ha fermato il cronometro esimo sull’1’21″58 anticipando di 44 centesimi la norvegese Kajsa Vickhoff Lie. Podio a forti tinte tricolori grazie al terzo posto di Sofia Goggia che, reduce da un attacco influenzale, che non è riuscita a replicare il successo di Sankt Moritz.
La 33enne di Milano, ottava a scendere nella pista inaugurata da Laura Pirovano, è risultata la migliore nella seconda prova stagionale di questa specialità, grazie ad una prestazione senza sbavature, capace di tener testa a tutte le più grandi in una giornata in cui il tracciato di Val d’Isère non è stato il massimo per gli infortuni che hanno coinvolto Lara Gut-Behrami, Mikaela Shiffrin e, purtroppo, anche Marta Bassino.
L’unica capace di impensierire la nostra Federica è stata proprio la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, che dopo i primi due rilevamenti cronometrici si è attestata in vantaggio. Alla fine, però, la scandinava è seconda con il tempo di 1’22″02, e scippa la seconda piazza a Sofia Goggia, facendo sfumare la diciottesima doppietta per l’Italia. Tuttavia la bergamasca mantiene la testa della classifica del Super G con 160 punti davanti, naturalmente, a Federica Brignone.
La gioia di Federica: “Quest’anno è qualcosa di fantastico”. Intercettata dai microfoni di Raisport, Federica esprime soddisfazione non solo per sé, ma per l’Italia intera: “Penso che sia una cosa fantastica per il nostro Paese, ma anche per noi. Perché comunque vuol dire che stiamo vincendo, siamo sempre lì e stiamo facendo delle stagioni incredibili da anni”. Quindi parlando della gara ha sottolineato: “Da subito ho cercato di riprendere ritmo e di spingere e incrementare, questa è stata la mia forza oggi. Non era facile, ho cercato di mettere giù il piede. Il successo numero 24? Non guardo al record ma a quello che sto facendo oggi o a quello che ho fatto a Saint Moritz. Ogni gara è una storia a sé”.