Juventus, blitz della Guardia di Finanza: indagati Agnelli, Nedved e Paratici
E’ veramente una settimana nera per la Juventus. Dopo la clamorosa sconfitta per 4-0 rimediata dai bianconeri a Londra contro il Chelsea nel girone di Champions League, arrivano a sorpresa le perquisizioni della Guardia di Finanza nei locali di pertinenza del club a Torino e Milano. Le Fiamme Gialle hanno recuperato documenti relativi alla compravendita di calciatori e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21. Il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici e altri tre dirigenti ed ex dirigenti bianconeri dell’area finanziaria risultano indagati con le ipotesi di falso in bilancio e false fatturazioni.
I fatti. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo dopo che la Consob aveva avviato una verifica ispettiva nello scorso luglio e dopo la relazione della Covisoc che aveva portato la Procura Federale ad aprire un fascicolo. Secondo la Covisoc era necessario approfondire alcuni casi legati a operazioni di plusvalenze, in particolare quella relativa allo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona. Adesso la Juventus è indagata anche penalmente. Si apprende inoltre che tra gli indagati figurano anche: l’attuale Chief Corporate & Financial Officer Stefano Cerrato, l’ex Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Bertola e l’ex dirigente finanziario Marco Re.
Un’indagine, denominata “Prisma”. L’inchiesta scattata nel maggio 2021, è affidata a un pool di magistrati del Gruppo dell’Economia, formato dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio. Le perquisizioni sono state effettuate a Borsa chiusa, a tutela del mercato finanziario, dal momento che la Juventus è una società quotata sul mercato azionario. Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc).