La Supercoppa è nerazzurra: decide Lautaro a un passo dai rigori
La Supercoppa italiana è ancora una volta dell’Inter: a Riyad, Napoli battuto 1-0. Nuovamente decisivo un gol del capitano e bomber Lautaro Martinez che al 91′ fa piangere i partenopei rimasti in 10 uomini dal 60′ per il doppio giallo a Simeone. Numeri importanti in questa competizione per l’Inter e il suo condottiero: terzo trionfo di fila per quella che il grande Gianni Brera ribattezzò la “Beneamata”, il settimo della sua intera storia e quinto successo per Simone Inzaghi, autentico asso di coppe, anzi di supercoppe. Nessuno come lui nella storia del nostro calcio.
Furia Napoli. Quando ha visto il cartellino rosso mostrato a Simeone, Walter Mazzarri ha perso letteralmente le staffe urlando all’arbitro Rapuano: “Vergogna, state rovinando la partita”. Avrebbe meritato l’espulsione anche lui ma non si chiama Josè Mourinho. A seguire, la caduta di stile napoletana con i calciatori che disertano la cerimonia di premiazione, salvo poi ripensarci e tornare per ricevere le medaglie di consolazione. Tutto questo però dopo che il trofeo era già stato consegnato all’Inter e mentre i calciatori interisti stavano festeggiando con i loro ultras, quelli veri non i finti tifosi arabi mandati allo stadio come figuranti.
La partita. Nel primo tempo solo occasioni di marca nerazzurra, il Napoli si limita a difendere per poi ripartire in contropiede. Sono passati solo pochi mesi, e questo Napoli, tranne i giocatori, non ha più nulla della macchina perfetta messa in piedi da Luciano Spalletti e capace di vincere lo scudetto dominando il campionato dall’inizio alla fine.
La compagine di Mazzarri è tutta un’altra cosa, anche se riesce in qualche modo a limitare l’Inter; almeno fino a quando è rimasta in undici. Anzi, prima del rosso a Simeone, gli azzurri avevano anche provato a spaventare Sommer con Kvara e altre incursioni. La zampata di Lautaro ha fatto calare il sipario quando ormai i partenopei speravano di giocarsi tutto ai calci di rigore. Infatti, se fosse finita 0-0 non ci sarebbero stati i supplementari ma subito i tiri dal dischetto.
Il forcing finale dell’Inter che partorisce il gol partita. Con il rosso a Simeone, Inzaghi prova il tutto per tutto proprio per evitare i rigori. Il tecnico interista toglie Dimarco e Thuram per passare al 4-3-1-2 con Sanchez alle spalle di Lautaro e Arnautovic. Il Napoli è palesemente alle corde ma resiste fino al 90’, anche grazie alle parate di Gollini. Ma nel primo dei cinque di recupero, l’Inter sfonda: Pavard da destra crossa forte e rasoterra, il Toro insacca in girata.
Chiudiamo con una nota di amarezza. Essendo arrivata oltre il fischio d’inizio la notizia della morte di Gigi Riva, il minuto di silenzio è stato osservato solo prima del secondo tempo, ma, gli arabi lo hanno fischiato perchè nella loro cultura i morti non si onorano col silenzio. Non è stato bello vedere l’immagine di Riva sui megaschermi fischiata dagli spalti. Un motivo in più per far disputare in Italia e non altrove la Supercoppa. Vendersi per due spicci agli emiri è veramente triste.